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DOPO IL CASO ROMANIA

Abbattimento randagi: la risposta della Commissione Europea

Abbattimento randagi: la risposta della Commissione Europea
Denunce archiviate. Gli animali abbattuti in circostanze diverse non rientrano nel campo di applicazione del Regolamento 1099".
La Commissione europea ha ricevuto e continua a ricevere denunce relative al benessere e alla gestione dei cani randagi in Romania. Per garantire una risposta rapida e l'informazione degli interessati, la Commissione ha pubblicato la propria risposta nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. In conclusione, la Commissione "attribuisce una grande importanza" ai temi descritti nella sua risposta, "ma procederà all'archiviazione delle denunce, in quanto i fatti segnalati non rientrano nel campo di applicazione del diritto dell'Unione europea".

Il benessere e la gestione delle popolazioni di animali randagi - spiega la Commissione, non sono disciplinati da norme UE, rientrando tra le competenze esclusive degli Stati membri. In particolare, l'articolo 13 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, che prevede che nella formulazione e nell'attuazione di alcune politiche dell'UE si tenga pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali, non fornisce una base giuridica che permette di coprire tutte le questioni relative al benessere degli animali.

La legislazione dell'UE in materia di protezione degli animali durante l'abbattimento [regolamento (CE) n. 1099/2009 del Consiglio] riguarda specificamente l'abbattimento degli animali nei macelli e negli allevamenti. Gli animali abbattuti in circostanze diverse non rientrano nel campo di applicazione di tale regolamento.

Nella sua risposta, la Commissione aggiunge che ogni Stato membro, in quanto membro dell'OIE, definisce le soluzioni più appropriate per applicare tali orientamenti internazionali al proprio contesto nazionale. La Commissione continuerà a sostenere l'operato della piattaforma regionale dell'OIE sul benessere degli animali in Europa, che assiste gli Stati membri dell'OIE dell'Europa orientale, compresa la Romania, ad attenersi a tali orientamenti.

La Commissione sostiene alcune strategie di informazione e di istruzione sistematiche e comuni sul benessere dei cani e collabora con altri enti all'elaborazione del sito Internet «CARODOG» (http://www. carodog.eu), una piattaforma informativa sulla gestione della popolazione canina volta a promuovere la responsabilizzazione dei proprietari degli animali come principio di base del benessere degli animali da compagnia nell'UE.

pdfLA_RISPOSTA_DELLA_COMMISSIONE_UE_SULLABBATTIMENTO_DI_RANDAGI.pdf1024 KB