L'accesso al credito agevolato senza garanzie individuali era riservata solo alle imprese. L'aggregazione di garanzie collettive, attraverso una quota di adesione individuale (quota sociale da 250 euro), consente di ottenere finanziamenti ai quali si sarebbe probabilmente dovuto rinunciare per lo scarso potere contrattuale e finanziario di un singolo professionista o studio professionale. Viene così superata l'empasse della valutazione del "merito di credito", tradizionalmente improntata su dati qualitativi del cliente (conoscenza dell'attività, del titolare, puntualità nei pagamenti, reputazione, ecc.). Le condizioni del credito erogato dalle banche sono strettamente correlate al "Rating" attribuito automaticamente al cliente, che nel caso di piccole imprese e di liberi professionisti si colloca nelle fasce considerate più a rischio e alle quali si applicano le condizioni più onerose.
In questo contesto generale, il ruolo delle garanzie assume un peso rilevantissimo perché consente alla banca di ridurre il rischio credito con evidenti benefici sull'adeguamento del capitale di vigilanza e sul conto economico.
Per aderire basta compilare la domanda di adesione, allegare copia di un documento di riconoscimento, Codice Fiscale o partita IVA e versare una quota sociale di almeno 250 euro.
I confidi per i liberi professionisti sono normati dal Decreto Sviluppo e dal Decreto "Salva Italia". I Fidiprof di Confprofessioni sono autorizzati dalla Banca d'Italia.
