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DALLA DGSAF

Sorveglianza Aviaria: attenersi al nuovo piano e limitare i costi

Sorveglianza Aviaria: attenersi al nuovo piano e limitare i costi
Il Piano trasmesso oggi ai Servizi Veterinari dal Ministero della Salute dovrà essere portato a termine entro il 31 dicembre.

Emanato il nuovo Piano di sorveglianza dell'influenza aviaria valevole per il 2019.  Il provvedimento è stato inoltrato dal Direttore Generale della Sanità Animale (DGSAF) agli assessorati regionali alla sanità, a Regioni, Province Autonome, Istituti Zooprofilattici e  al Centro di Referenza Nazionale per l’Influenza aviaria presso l’IZS delle Venezie.

Il Ministero della Salute raccomanda di attenersi scrupolosamente a quanto impartito dal Piano; la raccomandazione riguarda in particolare le prove diagnostiche da utilizzare nello screening iniziale per la ricerca di anticorpi per 'influenza A' tramite test ELISA competitiva. "Solo i campioni risultati positivi - precisa l'odierna nota ministeriale - saranno successivamente sottoposti alla prova di inibizione dell’emoagglutinazione (HI), per individuare i sottotipi H5 e H7. Ciò anche al fine di limitare i costi delle spese sostenute nell’ambito del Piano e riconosciute ammissibili dalla Commissione europea".

 Alla base della definizione della numerosità campionaria e della frequenza del campionamento negli allevamenti avicoli di tutto il territorio nazionale, ci sono le risultanze dell’analisi della situazione epidemiologica e dei fattori di rischio presenti nelle DPPAs (Densely Populated Poultry Areas, DPPAs). . In particolare, è stata presa in considerazione la concentrazione e la tipologia delle aziende avicole in zone ad alta densità; la maggiore numerosità di allevamenti è presente in una macro-area che comprende gran parte delle regioni Veneto e Lombardia (province di Verona, Vicenza, Padova, Brescia, Mantova, Cremona e Bergamo), nella quale è presente la maggioranza delle produzioni avicole nazionali.

Il Piano distingue fra
-province “ad alto rischio”, in cui attuare un monitoraggio con frequenza elevata (appartenenti alle regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto)
-province “a rischio medio” da sottoporre a monitoraggio con frequenza meno elevata (regioni: Friuli-Venezia-Giulia, Lazio e Umbria).
La restante parte del territorio nazionale è stata classificata “a basso rischio” e le attività di sorveglianza saranno basate sulla notifica di casi e sospetti di IA (sorveglianza passiva) e sulla sorveglianza attiva negli allevamenti rurali (svezzatori) come definito dalla legislazione nazionale. In tutti gli allevamenti a livello nazionale è obbligatorio applicare misure di biosicurezza come da Ordinanza Ministeriale del  26/08/2005.

La supervisione e il coordinamento per l'attuazione del Piano sono affidate alla Direzione generale della Sanità animale e dei Farmaci veterinari – Ufficio III.

Aviaria: ordinanza di proroga, piano 2019 approvato dalla UE

pdfPIANO_NAZIONALE_2019_SORVEGLIANZA_INFLUENZA_AVIARIA.pdf3.2 MB
pdfNOTA_DGSAF_PIANO_AVIARIA_2019.pdf174.11 KB