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EMENDAMENTO

Contributo su cani non sterilizzati, Cova: è un incentivo

Contributo su cani non sterilizzati, Cova: è un incentivo
Il parlamentare veterinario: ho ripresentato l'emendamento nella Legge di Stabilità ed è ammissibile.
"L'emendamento risulta regolarmente ammissibile e da oggi prosegue il suo iter parlamentare in commissione bilancio della Camera". Lo riferisce il parlamentare veterinario On Paolo Cova ad @nmvi Oggi spiegando che la sua proposta emendativa – giudicata inammissibile all'interno del Decreto sull'IMU- trova ora ammissibilità e coerenza tematica nella Legge di Stabilità.

"Ieri sera- riferisce Cova- la Commissione Bilancio ha ritenuto ammissibile il mio emendamento 1.2518 sul "Contributo per i cani non sterilizzati", che sarà votato nelle prossime ore. "Le motivazioni sono due- spiega il Collega parlamentare- in primo luogo la legge 281 sul randagismo non ha portato risultati e possiamo dire che dopo vent'anni ha fallito, il secondo luogo la collettività sta pagando costi elevati per le conseguenze dell'abbandono dei cuccioli, in termini di rifugi, danni e incidenti legati al randagismo".

Secondo l'On Cova si tratta di agire sui proprietari per prevenire con l'identificazione e la sterilizzazione la riproduzione incontrollata: "Bisogna far assumere ai proprietari la responsabilità della scelta, se un proprietario desidera mantenere intero il proprio cane lo può fare, ma deve essere consapevole e sapere che questa scelta avrà un costo". In altre parole, la tassa sul cane non sterilizzato va letta come "un incentivo a ricorrere all'identificazione e alla sterilizzazione".

L'emendamento fa salvi i casi di riproduzione professionale e i cani impiegati in particolari mansioni di utilità pubblica e sociale, come i cani delle Forze dell'Ordine e i cani guida per i ciechi.