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CANONE RAI

La Fimmg con l’Anmvi: non ci stiamo.

La Fimmg con l’Anmvi: non ci stiamo.
Esplode la protesta. Al comunicato stampa dell'ANMVI si uniscono i medici di famiglia della Fimmg. Minacciata la class action e pronto un esposto dell'ANMVI per l'Agcom. E intanto la stampa nazionale si interessa al caso.

Oggi anche la Federazione italiana medici di medicina generale (affiliata come ANMVI a Confprofessioni, a seguito di diverse segnalazioni dei propri iscritti circa l'invio di richieste di pagamento di un "canone speciale" da parte della Rai, ha fatto sapere tramite una nota di star approfondendo la questione con i propri legali, invitando a "non fare alcun pagamento". Per il segretario nazionale Fimmg, Giacomo Milillo, al momento attuale "le strutture sanitarie non sono comprese, per questo invitiamo i nostri iscritti ad astenersi dal pagamento".

Più cauti i consulenti fiscali dell'ANMVI che ricordano come il canone speciale rappresenti uno strumento di verifica fiscale. In sostanza, il mancato pagamento del canone RAI può essere accertato dalla Guardia di Finanza, oltre a comportare una maggiorazione che può arrivare sino all'importo di € 619 per mancato pagamento di canone e Tassa di Concessione Governativa. Per questo l'ANMVI – avviando tutte le iniziative di pubblica protesta - affida alla responsabilità individuale la scelta di non versare, almeno fino a quando i legali non avranno chiarito la portata del mancato versamento.

Il clamore mediatico, balzato sulle pagine del Sole 24 Ore, sta aggregando altri soggetti professionali e sindacali per fare pressione sul Fisco.

Sull'incoerenza dell'impianto legislativo, Anmvi ha spiegato che è stata già presentata una interrogazione parlamentare al Ministro dell'Economia Mario Monti e al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, su iniziativa dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani.

I medici veterinari si attendono una "modifica urgente delle leggi attraverso un emendamento al decreto-liberalizzazioni, considerando questa una "occasione irrinunciabile per dimostrare l'equità e la ragionevolezza delle misure fiscali e per evitare una valanga di ricorsi o una class action contro il 'canone speciale'".

L'Anmvi, infine, ha anche pronto un esposto all'Autorità Garante delle Comunicazioni per verificare profili di illegittimità della pretesa tributaria della RAI su tecnologie multimediali, uso della posta elettronica e navigazioni in Internet per le quali si versa già un canone ai gestori di telefonia.
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