"La permanenza nell'elenco unico nazionale per i direttori generali dura 4 anni". Lo ha precisato oggi il ministro della Salute al termine del Cdm.
" C'è un sistema di aggiornamento e valutazione di quello che è il gruppo di dirigenti- ha dichiarato inoltre
Beatrice Lorenzin- aggiungendo che "è' prevista anche una procedura informatizzata a supporto della commissione" di valutazione.
All'esame
dell'odierno Consiglio dei Ministri, c'era il decreto legislativo che perfeziona i criteri e le modalità di tenuta dell'elenco nazionale degli idonei alla nomina di direttore generale degli enti del Servizio sanitario nazionale, nel contesto della
riorganizzazione della pubblica amministrazione.
Il decreto è stato approvato "in via informale e verrà mandato in Conferenza Stato-Regioni", spiega Lorenzin. "Concluderà il suo iter entro il mese di giugno, avendo noi già istituito la commissione di valutazione".
E' stato il
decreto 171/2016 ha ad istituire , presso il Ministero della salute, l'elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale, aggiornato con cadenza biennale. Fermo restando l'aggiornamento biennale, l'iscrizione nell'elenco e' valida per quattro anni. L'elenco nazionale e' alimentato con procedure informatizzate ed e'
pubblicato sul sito internet del Ministero della salute.
Con la
legge delega per la riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni, sono stati dettati i criteri (art. 11) per l'emanazione del decreto legislativo in materia di valutazione dei rendimenti dei pubblici uffici.
"Ha concluso il suo iter tortuoso la riforma all'interno del decreto Madia, sulla selezione della dirigenza sanitaria, ovvero la parte legata ai manager del sistema salute", spiega Beatrice Lorenzin. Si tratta, sottolinea, di "un decreto estremamente importante che era stato
bloccato dall'impugnativa della Regione Veneto nell'ambito della riforma Madia". Ora il testo, che accoglie i correttivi delle Regioni, andrà alla Conferenza Stato-Regioni e al Consiglio di Stato e "concluderà il suo iter entro il mese di giugno".
"Il problema della sanità italiana e del sistema sanitario nazionale - afferma il ministro - non è la mancanza di personale qualificato, perché i medici, infermieri e tecnici sono di altissimo livello. Il problema è di tipo organizzativo e gestionale, con la componente manageriale che è scelta dalle Regioni. Abbiamo cambiato il modo di selezionare i direttori generali, lasciando le competenze alle Regioni, ma riportandole a criteri di valutazione meritocratici, validi per tutti. E quindi assicurando procedure conformi a principi di merito, imparzialità e trasparenza, con un albo nazionale cui potranno attingere le amministrazioni locali". "Viene istituito presso il ministero della salute un elenco nazionale di idonei, aggiornato ogni due anni attraverso una selezione di candidati da parte di una commissione di esperti di altissimo livello", dichiara Lorenzin.
Dirigenza pubblica, decreti attuativi previa 'intesa' Stato Regioni