Scaduto il termine per presentare la domanda, l'Enpav aggiorna sulle procedure in corso. Al vaglio dell'INPS e dell'Agenzia delle Entrate le domande presentate dai Medici Veterinari per beneficiare dell'esonero parziale dei contributi minimi 2021. In attesa dell'esito l'Ente conferma l'autorizzazione a non effettuare il pagamento dei bollettini.
È scaduto il 2 novembre il termine per la richiesta di esonero parziale dei contributi minimi 2021. Gli uffici dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Veterinaria (ENPAV) stanno controllando tutte le domande, che devono essere sottoposte anche a una verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS. Lo fa sapere una nota di aggiornamento dell'Ente.
L'Enpav ricorda contestualmente che chi ha presentato domanda ed è in attesa di conoscerne l’esito, è autorizzato a non effettuare il pagamento dei bollettini dei contributi minimi 2021 che sono presenti nell’Area Riservata, anche se i termini di pagamento sono scaduti.
Dopo le verifiche, l’Enpav invierà a tutti i richiedenti una comunicazione tramite email/pec in cui verranno date informazioni sull’esito della domanda e sull’ammontare dei contributi rimasti a carico dell’iscritto (il contributo integrativo non è oggetto di esonero). Coloro che hanno presentato domanda di esonero ma hanno comunque provveduto a pagare tutti o parte dei contributi minimi 2021, saranno informati circa le modalità di rimborso di quanto oggetto di esonero.
L'esonero contributivo parziale (cd "anno bianco") è previsto dal decreto Lavoro e Finanze 17 maggio 2021, che finanzia la misura di sostegno agli iscritti che abbiano subito i contraccolpi economici dell'emergenza Covid-19.L’esonero parziale - come chiarito dall'Enpav stesso- non crea nessun “buco contributivo”. Infatti, il beneficio non ha conseguenze sulla posizione previdenziale nè sull'importo della pensione.