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REG (UE) 2016/429

AHL, si aprono le consultazioni sui decreti nazionali

AHL, si aprono le consultazioni sui decreti nazionali
Sono pronte le bozze dei decreti legislativi per adeguare l'ordinamento italiano alla nuova Animal Health Law (AHL). Al question time dell'ANMVI  il Direttore Generale Pierdavide Lecchini annuncia una consultazione su due provvedimenti: trenta giorni di tempo per raccogliere i contributi. E' l'inizio di un percorso di profonda innovazione legislativa. Alta l'affluenza alla diretta streaming con 750 collegamenti. Molto apprezzata la modalità del confronto. Chiari e formativi gli interventi dei relatori della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari. LE SLIDE.


"La sanità animale è il presupposto della sanità pubblica". Ha esordito così il Direttore Generale Pierdavide Lecchini, aprendo il question time sulla nuova legge di sanità animale organizzato dall'ANMVI. Lecchini ha annunciato che la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (Dgsaf) ha predisposto gli schemi di due decreti legislativi che tradurranno nell'ordinamento nazionale il Regolamento (UE) 2016/429 sulla base dei principi dettati dal Parlamento con la Legge di delegazione europea.

"La delega ci impegnerà per circa un anno" ha spiegato il Direttore Generale, annunciando un percorso di consultazioni: "Sulle bozze dei decreti legislativi daremo un mese di tempo per raccogliere i contributi". I due decreti ministeriali riflettono le macro-aree del regolamento: la sanità animale (l'appoccio alle malattie) e gli stabilimenti (i luoghi dove gli animali sono presenti, trattati e movimentati). Non sono testi unici nè la summa in sanità animale e anagrafe, hanno avvertito i relatori del Ministero nel corso del question time. Alcuni contenuti richiederanno l'adozione di provvedimenti successivi e l'adozione di intese in Conferenza Stato-Regioni come nel caso dei requisiti delle visite di sanità animale.

Il Ministero della Salute è l'autorità nazionale a cui spetta di traghettare la sanità animale nazionale nel nuovo ordinamento prefigurato dall'Unione Europea cinque anni prima della pandemia da SARS CoV-2. Una delle novità del regolamento evidenziata dal Direttore Generale della Dgsaf è l'approccio transfrontaliero armonizzato alle malattie ("che non c'è in sanità umana") che richiede un denominatore comune proprio di fronte a pandemie ed emergenze di sanità che in veterinaria hanno una portata transfrontaliera.

Il regolamento 2016/429, anche noto come Animal Health Law (AHL), prelude a un "corpus normativo poderoso", ha spiegato Luigi Ruocco (Direttore Ufficio 3 Sanità Animale), "che sostituirà il regolamento di polizia veterinaria e sarà il nostro quadro di riferimento per il futuro". Ruocco ha suggerito una chiave di lettura: la categorizzazione delle malattie animali elencate dal regolamento. "Non troverete nel testo tutte le malattie che abbiamo studiato, ma solo una scelta fatta sulla base di criteri di gravità, di rischio sopportabile anche economicamente, di diagnosticabilità e di presenza dell'agente eziologico sul territorio della  UE". Il regolamento categorizza le malattie dal grado A al grado E, per un totale di circa 60 malattie elencate. "Ci vorrà del tempo per prendere dimestichezza con questa categorizzazione e con le corrispondenti  misure- ha detto Ruocco-  teniamo il regolamento sulla scrivania e consultiamolo ad ogni malattia da gestire".

Un'altra chiave di lettura del regolamento e delle imminenti bozze ministeriali è data dalle definizioni del regolamento sul "dove" e sul "chi" si occupa di animali. "Quando il regolamento intende dire Veterinario Ufficiale lo dice espressamente, quando è scritto Veterinario si intendono tutti i Veterinari" ha avvisato Ruocco, invitando a un distinguo con altre figure del regolamento come gli operatori e i professionisti degli animali " figure con le quali ci deve relazionare, senza alzare steccati" - ha aggiunto.

La presentazione di Marco Ianniello e Anna Sorgente (Ufficio 2 Anagrafi Animali) ha aperto la direzione di uno dei decreti legislativi in via di adozione su: registrazione riconoscimento stabilimenti, identificazione, registrazione e tracciabilità degli animali.  "Tracciabilità e rintracciabilità è tutto connesso- ha spiegato Sorgente-   la AHL richiede un approccio trasversale a tutti i luoghi in cui sono presenti animali delle varie specie e per tutti i responsabili, anche temporaneamente, degli animali detenuti, ossia custoditi, allevati o commercializzati".
Sorgente si è soffermata sulle misure che sono già direttamente applicabili. E' il caso, ad esempio, del tempo massimo di registrazione in BDN per bovini, ovini, caprini e suini delle informazioni di cui all’articolo 3, comma 1, del Regolamento di esecuzione (UE) 520/2021, come indicato nella nota Dgsaf dello scorso 20 aprile.

La tracciabilità e la rintracciabilità di tutti gli animali ("terrestri" e "acquatici" nella classificazione dell'OIE adottata dalla AHL) obbedisce al principo che "se non sai dove sono gli animali non puoi fare vigilanza sanitaria" ha spiegato Ugo Santucci (Ufficio 6 Benessere Animale). L'Italia "ha delle lacune da colmare e questo regolamento è una svolta epocale, una pietra miliare storica anche nella gestione degli animali da compagnia e degli animali non convenzionali". E' questa la risposta alle domande in chat sulla famigerata "lettera q)" che ha sollevato preoccupazioni per possibili limitazioni commerciali e di detenzione di specie "esotiche".  Santucci ha parlato di "correttivi da apportare anche alla gestione del randagismo". "Ci sono regioni che sono diventate bacini di movimentazioni verso il Nord, troppi cani dal Sud vengono portati in altri Stati Membri". Contro le "movimentazioni abusive" il regolamento (UE) 2016/429 è una "occasione ghiotta". Lo è anche per consolidare quell'Anagrafe nazionale degli animali d'affezione (cd. ARGO), che il Ministero della Salute ha pronta dal 2016, "alla quale un numero sempre maggiore di regioni sta chiedendo di aderire"- ha concluso.

Il question time è stato moderato dal vicepresidente ANMVI Bartolomeo Griglio. Per il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi, "il nuovo regolamento si fonda su tre parole chiave - malattie, animali e trasmissibilità- che potranno dare grande importanza e visibilità ai Veterinari".


Le presentazioni del Question Time "La nuova legge di sanità animale- Introduzione al Regolamento (UE) 2016/429

pdfVERSO_LA_NUOVA_LEGGE_DI_SANITA_ANIMALE.pdf608.12 KB

pdfIL_SISTEMA_DELLE_ANAGRAFI.pdf9.64 MB

pdfARGO_compressed_copy.pdf4.6 MB