Il Governo conferma le raccomandazioni generali ai professionisti e inserisce nel nuovo DPCM indicazioni specifiche per l'accesso del pubblico. Indicazioni condivise con le Regioni: COVID-19 è un "rischio biologico generico" per tutta la popolazione. Distanza nelle aree di attesa, igiene delle mani soprattutto dopo il contatto con riviste e materiale informativo. Altre precauzioni anti-contagio già dettagliate nei vigenti Protocolli applicabili alle libere professioni. Quarantena precauzionale in caso di "contatto stretto". Sanzioni per violazioni.
Le misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale - dettate dal
DPCM 17 maggio 2020- mantengono le raccomandazioni generali già rivolte alle professioni con i precedenti decreti. Ad esse si aggiungono le indicazioni delle
linee guida condivise con le Regioni sabato scorso per i rapporti con il pubblico.
Poco o nulla, nella sostanza, che non sia già stato previsto con il Protocollo per gli ambienti di lavoro applicabile anche alle professioni (
qui le linee guida di Confprofessioni), poi declinato come richiesto dallo stesso Governo nei vari settori professionali (
qui le Linee guida dell'ANMVI per le strutture veterinarie).
Indicazioni per gli studi professionali che prevedono accesso del pubblico- Il nuovo DPCM, in vigore da oggi, mette l'accento sui contatti con il pubblico. "
COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione", pertanto, il Governo e le Regioni hanno condiviso una serie di misure precauzionali -
allegate al DPCM e suddivise per settore di attività- che per quanto attiene agli studi professionali si riferiscono in particolare ai contatti con il pubblico.
Le indicazioni per gli studi professionali che prevedono accesso del pubblico sono:
- Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
- Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
- Promuovere il contatto con i clienti, laddove possibile, tramite modalità di collegamento a distanza e soluzioni innovative tecnologiche.
- Favorire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, consentendo la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale (vd. punto successivo).
- Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti (ed eventuali accompagnatori) in attesa. Dove questo non può essere garantito dovrà essere utilizzata la mascherina a protezione delle vie aeree.
- L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
- Nelle aree di attesa, mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani soprattutto dopo il contatto con riviste e materiale informativo
INDICAZIONI_STUDI_PROFESSIONALI_ALLEGATO_DPCM_17_MAGGIO_2020.pdf402.91 KBRaccomandazioni generali alle attività professionali - Il DPCM 17 maggio 2020 conferma le raccomandazioni formulate con i precedenti decreti, che incoraggiano il ricorso al lavoro a distanza o presso il proprio domicilio quando possibile; incentivare ferie e congedi retribuiti per i dipendenti, assumere protocolli di sicurezza anti-contagio, incentivare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro.
Mobilità, quarantena e sanzioni- Con un
altro provvedimento, il decreto 16 maggio n.33- anch'esso in vigore da oggi- sono state allentate le restrizioni alla mobilità, introdotte misure profilattiche e sanzioni in caso di violazioni.
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 maggio 2020 Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19
e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020