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Un testo base per "superare il numero chiuso"

Un testo base per "superare il numero chiuso"
La Commissione Cultura della Camera costituirà un comitato ristretto con il compito di riunire le nove proposte di legge sulla riforma della legge 264/1999. Nonostante le dichiarazioni del Presidente On Gallo che parla di "superare il numero chiuso", la pdl di riferimento dei Cinquestelle non elimina il numero programmato.

Chiuse le audizioni, le norme in materia di accesso ai corsi universitari confluiranno in un testo unificato, che sarà il riferimento delle successive fasi d'esame. Il Presidente della VII Commissione della Camera On Luigi Gallo (M5S) ha comunicato che "si è concluso il ciclo delle audizioni informali richieste dai gruppi". Ad un comitato ristretto spetta ora il compito di condensare in un solo testo le nove proposte di legge per il superamento dell'attuale accesso programmato ai corsi di laurea disciplinati dalla legge 264/1999, fra cui Medicina Veterinaria.

Su Twitter, l'On Gallo parla di "superare il numero chiuso" per "rilanciare l'istruzione e i laureati. Insieme al relatore On Manuel Tuzi (M5S) il Presidente Gallo non fa mistero di sostenere la proposta di legge del Movimento, a firma dell'On Francesco D’Uva, e dichiara: "Siamo vicinissimi alla revisione del sistema di accesso alle facoltà a numero chiuso".

Primo anno aperto a tutti- I Cinquestelle propongono una riforma dell'accesso che consenta il primo anno di corso aperto a tutti, ma senza abolire la programmazione del fabbisogno. Lo spiega lo stesso On D'Uva nella relazione introduttiva della sua pdl, prendendo ad esempio il modello francese: "Si intende introdurre, anche nel nostro Paese, un modello di offerta universitaria che preveda la presenza di corsi a numero programmato, ma che sia strutturato in modo da garantire a tutti gli studenti di dimostrare realmente le effettive attitudini ai corsi di studio".

Punteggio minimo per proseguire gli studi- La proposta D'Uva prevede quindi  che lo studente "venga comunque iscritto, senza alcuna selezione, al primo anno del corso universitario che egli intende frequentare. Solo al termine del programma di studi previsto per il primo anno lo studente sosterrà il test di verifica per essere ammesso agli anni successivi". Lo studente dovrà raggiungere un «punteggio minimo d'accesso», per un limite massimo di posti pari al fabbisogno del Servizio sanitario nazionale.
L'ammissione agli anni successivi è inoltre condizionata al superamento di tutti gli esami previsti dal primo anno del corso di studi.

Riconoscimento dei crediti maturati- Gli studenti che non abbiano raggiunto alcun punteggio utile "potranno utilizzare i crediti ottenuti nelle singole materie", in tutti i corsi di laurea (non a numero programmato) che li riconoscano.

Le audizioni ispiratrici-  La proposta di legge del Movimento, alla base del testo unificato, sarà modificata in base agli input ricevuti durante il ciclo di audizioni. Fra queste quella dei rettori e dei docenti universitari del 20 febbraio, a cui il Presidente della VII Commissione ha già pubblicamente dichiarato di volersi ispirare per la riforma dell'accesso. Si tratta in particolare del Prof. Giorgio Zauli, Rettore UniFerrara (qui l'audizione depositata)  e del Prof Mauro Calise - Napoli Federico II ( qui e qui la memoria depositata). Il primo anno di corso - secondo il relatore Tuzi- potrebbe essere supportato dalla didattica digitale "come quella dei Massive Open Online Courses, che oggi consentono a uno studente cinese di portarsi avanti con gli esami a Stanford", un'opportunità che in Italia è praticata appunto alla Federico II oltre che dal Politecnico di Milano.

L'audizione della Fnovi- Il 6 febbraio è stata ascoltata la Vicepresidente Fnovi Carla Bernasconi. Nel corso del suo intervento (qui il testo depositato) la Federazione  si è detta contraria all'abolizione del numero programmato e critica sullo sbarramento dopo l'immatricolazione, pur concordando sulla necessità di rivedere la modalità di svolgimento della prova di selezione per l’immatricolazione.


Le proposte di legge
C. 334 Rampelli,
C. 542 Bruno Bossio,
C. 612 Consiglio regionale del Veneto,
C. 812 D'Uva,
C. 1162 Tiramani,
C. 1301 Meloni,
C. 1342 Aprea,
C. 1349 Fratoianni
C. 1414 Ascani.