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PARLAMENTO EUROPEO

Più imprenditorialità nelle professioni regolamentate

Più imprenditorialità nelle professioni regolamentate
Le professioni "regolamentate" sono competitive o vanno liberalizzate? Per il Parlamento Europeo, la salute pubblica e la sanità animale giustificano l'esistenza di regole d'accesso e di esercizio. Ma bisogna rafforzare l'imprenditorialità dei professionisti e stimolare gli Stati Membri ad analisi del mercato professionale dei prossimi dieci anni.

Accesso programmato, obbligo di abilitazione e di iscrizione ad un organismo professionale sono alcune delle regole "restrittive" che caratterizzano le professione regolamentate e sulle quali la Commissione Europea ha aperto un ampio dibattito: esiste un problema di eccesso di regolamentazione che frena il mercato dei servizi professionali? 

Per l'Europarlamento- che si è espresso in proposito con una risoluzione plenaria - "le regolamentazioni specifiche per professioni devono assicurare un controllo efficace della pratica lecita della professione regolamentata e, se del caso, delle sue norme deontologiche". E inoltre- sempre a sostegno della regolamentazione- "gli Stati membri possono riservare determinate attività esclusivamente ai professionisti qualificati",  in considerazione dei "rischi" per i consumatori o per gli stessi professionisti derivanti da una deregulation della qualità professionale. L'unica obiezione dell'Europarlamento alle regolamentazioni riguarda il loro possibile impatto "restrittivo" sui giovani e pertanto suggerisce azioni in favore della loro competitività e mobilità.

Salute pubblica e animale- La risoluzione osserva che in alcune professioni, la regolamentazione svolge un ruolo delicato nel "conseguimento di un elevato livello di protezione degli obiettivi di pubblico interesse", fra cui la risoluzione menziona espressamente " la salute pubblica". A giustificare le regolamentazioni ci sono anche  "motivi imperativi di interesse generale, compresi quelli riconosciuti come tali dalla giurisprudenza della Corte di giustizia" fra i quali figura anche la  "salute degli animali". Si tratta di ambiti di esercizio professionale dove la regolamentazione offre garanzie di qualità del servizio prestato.

Professionisti: 22% della forza-lavoro i Europa- In tutta l'UE ci sono oltre 5. 500 professioni regolamentate, che rappresentano il 22 % della forza lavoro in tutti i settori di attività, quali i servizi sanitari e sociali, i servizi alle imprese, l'edilizia, i servizi di rete, i trasporti, il turismo, i beni immobili, i servizi pubblici e l'istruzione. A loro favore,  il Parlamento Europeo ha elencato in 6 punti le strategie di competitività e di innovazione che devono informare le politiche europee e degli Stati Membri:

1.  La risoluzione sottolinea la necessità  di politiche efficaci, tanto nell'UE che negli Stati membri, volte a sostenere i professionisti nell'UE e a rafforzare la competitività, la capacità d'innovazione e la qualità dei servizi professionali nell'UE;
2. I professionisti possono esercitare  come persone fisiche o sotto forma di società professionale: è importante tener conto di entrambe le prospettive quando si attuano le nuove politiche; gli strumenti economici devono essere abbinati a politiche volte a rafforzare l'imprenditorialità e il capitale umano nell'ambito dei servizi professionali;
3. L'Europarlamento invita la Commissione e gli Stati membri, insieme alle organizzazioni professionali nei rispettivi ambiti di competenza, a dare un seguito adeguato alle raccomandazioni del gruppo di lavoro per il sostegno delle libere professioni;
4. La risoluzione sottolinea l'importanza dello sviluppo di competenze e di una formazione imprenditoriale per garantire che i professionisti nell'UE restino competitivi e siano in grado di far fronte ai cambiamenti trasformativi che interessano le libere professioni in conseguenza dell'innovazione, della digitalizzazione e della globalizzazione; l'Europarlamento sottolinea lo stretto legame tra le conoscenze professionali e la qualità del servizio fornito e prende atto del ruolo importante che dovrebbe essere svolto a tale riguardo dagli istituti di istruzione superiore e di ricerca, anche attraverso progetti di alfabetizzazione digitale;
5. La comparabilità del livello delle qualifiche professionali è necessaria per accrescere l'omogeneità dei titoli in tutta l'UE e per creare condizioni di maggiore equità per i giovani laureati che accedono alle professioni, facilitando così la loro mobilità nell'UE;
6. Infine, la risoluzione invita gli Stati membri a realizzare analisi di mercato per assicurare un adattamento più rapido dei prestatori di servizi alle esigenze del mercato e a sviluppare politiche atte a rendere competitivi a livello globale i servizi professionali dell'UE nei prossimi decenni.