• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31396

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

CONFPROFESSIONI

Credito agevolato, pari opportunità anche in banca

Credito agevolato, pari opportunità anche in banca
Investiamo nelle donne. Confprofessioni, al tavolo di monitoraggio sulle pari opportunità, annuncia un plafond da 1,5 miliardi di euro su tre linee di finanziamento. Il Protocollo che impegna il Governo e l'Abi a sostenere l'accesso al credito agevolato femminile si applica anche alle libere professioniste.
Investiamo nelle donne. Donne in start up. Donne in ripresa. Sono i tre canali di credito individuati il 15 novembre scorso dal Tavolo di monitoraggio del Dipartimento delle pari opportunità,  al quale ha partecipato Confprofessioni. Con l'obiettivo di dare concreta attuazione al Protocollo che agevola i rapporti tra le banche e le attività al femminile, il Ministero dello Sviluppo economico, Abi, Confprofessioni e le associazioni imprenditoriali hanno rilanciato una formula ideata nel 2014, che si protrarrà fino al 2017 allargandosi alle libere professioniste dopo un esordio rivolto alle imprenditrici.

Il protocollo prevede che le 47 banche aderenti mettano a disposizione uno specifico plafond finanziario da 1,5 miliardi di euro destinato alla concessione di finanziamenti concessi su base individuale, a condizioni più competitive rispetto alla media di mercato. Il credito agevolato copre molteplici fasi della vita professionale della donna, non solo in fase di avvio iniziale. In caso di maternità, ad esempio,  il rimborso del capitale dei finanziamenti può essere sospeso una sola volta nell’intero periodo dell’ammortamento del finanziamento bancario per un periodo fino a 12 mesi. Lo stesso beneficio viene riconosciuto in caso di malattia della professionista.
-Investiamo nelle donne: finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti materiali e immateriali;
-Donne in start up: finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese ovvero l’avvio della libera professione;
-Donne in ripresa: finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle pmi e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.

Per il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella,  "è evidente come l'accesso al credito sia una delle principali criticità per il sistema professionale italiano e, in particolare, per la popolazione femminile. Le nuove linee di finanziamento sono una risposta concreta alle problematiche creditizie che colpiscono le donne e testimoniano la nostra volontà di garantire pari opportunità all'interno delle professioni, favorendo nuove fonti di finanziamento per gli investimenti, l'avvio di start up professionali e il rilancio della libera professione al femminile. Ci auguriamo che questa iniziativa – ha aggiunto Stella - rappresenti un primo passo per avviare un dialogo costruttivo con il sistema bancario».

Proroga fino al 2017- L’ABI, in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità e il Ministero dello sviluppo economico,  ha sottoscritto il 4 giugno 2014 un Protocollo d’intesa, che prevede un quadro di interventi per favorire l’accesso al credito delle imprese femminili nelle diverse fasi del loro ciclo di vita ovvero della vita lavorativa delle libere professioniste.
Il Protocollo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2017 " al fine di continuare la positiva esperienza - si legge in una nota dell'ABI - e valorizzare ulteriormente le attività proficuamente avviate dalle banche e dalle parti firmatarie".

Il

Le banche che aderiscono