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AGRI CONSIGLIO UE

Animal Health Law: raggiunta l'intesa a Bruxelles

Animal Health Law: raggiunta l'intesa a Bruxelles
"L'approvazione della 'Animal Health Law' è una grande vittoria". Così J.Slimovic, relatore del nuovo regolamento europeo sulle malattie animali sul quale, oggi, i deputati AGRI e il Consiglio Europeo hanno raggiunto l'intesa. Più prevenzione, migliori pratiche di allevamento, responsabilità per il randagismo e obblighi per i veterinari.

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Sulle misure per prevenire e arrestare le epizoozie in Europa, la Commissione AGRI (Agricoltura) del Parlamento Europeo si è espressa oggi favorevolmente, adottando la proposta di regolamento (cosidetta Animal Helath Law) presentata nel 2014 dalla Commissione Europea. Un accordo informale era già stato raggiunto fra gli eurodeputati e il Consiglio europeo nel giugno 2015. Oggi toccava alla AGRI formalizzare.
Il provvedimento- ribattezzato - esplicita nel titolo l'obiettivo di affrontare con una legislazione quadro, le malattie trasmessibili tra animali e da questi, potenzialmente, all'uomo. Perchè ciò accada, il regolamento mette l'accento- più che in passato-  sulla prevenzione, stando al passo con il progresso scientifico.

"Questa legge - ha detto Jasenlo Slimovic nel comunicato stampa diffuso in mattinata-rende possibile tre cose: in primo luogo, collega la salute e il benessere degli animali alla salute umana; questo legame diretto, unito all'accento posto sull'uso responsabile degli antibiotici, aiuterà la lotta alla crescente resistenza antimicrobica". In secondo luogo, il nuovo regolamento "consente alle autorità e ai produttori di concentrarsi maggiormente sulla prevenzione e sul controllo delle malattie animali trasmissibili. In terzo luogo- ha concluso-  si fondono circa 40 atti normativi in un unica norma fondamentale. (video)

Prevenzione: meglioramento dell'allevamento e uso responsabile dei medicinali- Le nuove regole mettono maggiore accento che in passato sulla prevenzione, in linea con la posizione da tempo espressa dal Parlamento Europeo. Tutti gli allevatori, i proprietari e i commercianti di animali saranno tenuti ad applicare i principi di buona gestione della mandria e di  uso responsabile e prudente dei medicinali veterinari. La  Commissione europea dovrà fare attenzione all'utilizzo degli antimicrobici animali negli Stati membri e pubblicare con regolarità informazioni raffrontabili e dati sufficientemente dettagliati.

Decisioni science-based, aperte, inclusive e trasparenti- Per affrontare le malattie emergenti che potrebbero avere un "impatto altamente significativo" sulla salute pubblica, sulla salute e sul benessere degli animali nonchè sulla produzione o agricola, la Animal Health Law autorizza la Commissione ad adottare immediatamente misure urgenti. Per garantire che la prevenzione e i controlli siano efficiati, i parlamentari AGRi hanno chiesto l'introduzione di di disposizioni volte a coinvolgere:
-sia il Parlamento che il Consiglio nella stesura e nell'aggiornamento del previsto elenco di malattie potenzialmente pericolose (come la febbre suina africana, l'influenza aviaria o l'afta epizootica) e che ciò avvenga di concerto con l'autorità (EFSA) europea per la sicurezza alimentare;
-le parti interessate (stakeholders), come le organizzazioni agricole, le associazioni veterinarie e i movimenti protezionisti, nella stesura e nell'aggiornamento dei piani di emergenza.
Tutte le misure di controllo delle malattie dovranno tenere conto del benessere degli animali e risparmiare agli animali destinatari ( compresi i randagi) ogni dolore, angoscia o sofferenza.

Responsabilità e randagi - Le norme concordate chiariscono le responsabilità di allevatori,  commercianti,  professionisti del settore, tra cui i veterinari, e anche proprietari di animali. Tutti saranno tenuti a garantire la buona salute dei loro animali e ad evitare l'introduzione o la diffusione di malattie. Per esempio, i veterinari dovrebbero essere obbligati per legge a sensibilizzare sulla interazione tra salute/benessere animale e la salute umana nonchè ad informare meglio i proprietari sul problema della resistenza ai trattamenti, tra cui quella antimicrobica.

Per agevolare la prevenzione della trasmissione di malattie da parte di animali randagi, gli eurodeputati hanno inserito alcune regole per richiedere a tutti i proprietari professionali di animali domestici (allevatori, venditori, ecc.) di essere registrati. La Commissione è inoltre stata autorizzata a richiedere agli Stati membri dell'UE di istituire all'occorrenza una banca dati nazionale di cani e altri animali domestici.

Prossimi passi dell'iter- Il testo- frutto dell'intesa- è stato approvato dalla AGRI all'unanimit, con 41 voti. Ora dovrà essere formalmente adottato da tutto il Parlamento di Strasburgo, in seconda lettura. La plenaria potrebbe esser calendarizzata già ai primi di marzo (7-10 marzo). Non appena l'Europarlamento avrà dato il via libera, il testo andrà sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea per entrare in vigore in tutti gli Stati membri.

I numeri- In tutta l'Unione, il comparto degli animali da reddito è il maggiore con 2 miliardi di avicoli, 334 milioni di mammiferi, fra suini, ovi-caprini, bovini e animali da pelliccia. Sono 13,7 milioni i cittadini europei proprietari/detentori di animali. Il valore economico dell'allevamento europeo è calcolato in 156 miliardi di euro all'anno.

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