• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
FAQ FVE-FECAVA

Domande e risposte sul nuovo Pet Passport

Domande e risposte sul nuovo Pet Passport
I veterinari europei si preparano al nuovo Pet Passport. Dal 29 dicembre entreranno in vigore le novità  sui movimenti non commerciali di animali da compagnia. Il nuovo passaporto, laminato e anticontraffazione, sarà un lascia passare che, nel garantire la sanità pubblica e animale, non dovrà porre ostacoli ingiustificati ai proprietari che devono viaggiare.

Le regole valgono per gli spostamenti che non hanno finalità economica e per regolarsi basterà considerare il limite di 5 animali da compagnia, corrispondente al numero massimo di pets che si possono considerare movimentati a scopo non commerciale. Scopo delle modifiche è di innalzare il livello di sicurezza. Per orientarsi con le innovazioni introdotte dal Regolamento (UE) 576/2013 la Federazione dei Veterinari Europei (FVE), in collaborazione con la FECAVA, la Federazione delle associazioni veterinarie europee,  per animali da compagnia, ha diffuso una serie di 'faq', domande e risposte ricorrenti e mirate sulle novità da considerare.

Tanto per cominciare i passaporti europei già emessi resteranno validi e non dovranno essere sostituiti. Il nuovo pet passport verrà rilasciato ai proprietari di cani, gatti e furetti che ne richiederanno uno per la prima volta. I veterinari invece non potranno più emettere pet passport utilizzando vecchi modelli di passaporto eventualmente in stock.  Nella forma, sarà dotato di una protezione (lamina) anticontraffazione delle informazioni sul microchip e su tutti i trattamenti, saranno indicati i riferimenti del medico veterinario che ha emesso il documento e la dicitura "valida da" riferita all'antirabbica per agevolare il proprietario e i controllori nell'individuare con immediatezza la validità ai fini di viaggio.

Dal 29 dicembre 2014 i pet in viaggio dovranno avere almeno 12 settimane di vita, età in cui è possibile vaccinarli contro la rabbia. Non tutti i Paesi Europei infatti accolgono animali al di sotto delle 12 settimane privi di profilassi antirabbica; è bene dunque informarsi in base alla destinazione. Il proprietario potrà viaggiare 21 giorni dopo la vaccinazione se il prodotto utilizzato consente la profilassi con un solo intervento.

La rabbia, la minaccia più grave per la salute pubblica e animale, è ancora presente in alcuni Paesi Europei come Croazia, Polonia, Grecia e Romania. Tuttavia, per non ostacolare la libera circolazione dei cittadini che dovessero mettersi in viaggio in condizioni di urgenza o con breve preavviso si potrà derogare all'obbligo di somministrare la vaccinazione antirabbica. Tale possibilità dovrà essere basata su informazioni scientifiche convalidate ed essere applicata in proporzione ai rischi per la salute pubblica o animale legati ai movimenti a carattere non commerciale degli animali che potrebbero essere contagiati dalla rabbia. Gli Stati membri, o loro parti, ammessi a beneficiare di tale deroga saranno elencati dalla Commissione europea.

Il sito utile per conoscere le condizioni di ingresso nei vari Paesi, in particolare di quelli che richiedono misure aggiuntive è quello curato dalla Commissione Europea (link)

Insistito il richiamo all'identificazione elettronica con microchip, prestazione che- per seguire la corretta successione degli adempimenti sanitari previsti- deve avvenire prima della vaccinazione. L'inoculazione del trasponditore elettronico è considerato dalla legislazione europea "intervento invasivo", per questo richiede competenze medico veterinarie.

La raccomandazione è di pianificare per tempo la messa in regola, rivolgendosi al proprio medico veterinario curante almeno due mesi prima se si viaggia in territorio comunitario e con ulteriore anticipo se si intende raggiungere un Paese Extra UE. Gli Stati Membri sono tenuti ad assicurare controlli documentali in entrata e ad applicare sanzioni "efficaci, proporzionate e dissuasive".

pdfPET_PASSPORT_QUESTIONS_AND_ANSWER.pdf940.48 KB