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DECRETO IN GU

Procedure di individuazione precoce della WDN

Procedure di individuazione precoce della WDN
La diffusione dell'infezione negli ultimi anni in Italia, con il coinvolgimento di nuovi territori, induce ad una profonda revisione dell'attuale sorveglianza. In Gazzetta Ufficiale le nuove «Procedure operative di intervento e flussi informativi nell'ambito del piano di sorveglianza nazionale per la encefalomielite di tipo West Nile (West Nile Disease).

E' operativa, per l'anno 2014, sul territorio nazionale l'esecuzione delle «Procedure operative di intervento e flussi informativi nell'ambito del piano di sorveglianza nazionale per la encefalomielite di tipo West Nile (West Nile Disease)». Le Procedure sono dettagliate nell'Allegato A del Decreto 3 giugno 2014 (GU Serie Generale n.165 del 18-7-2014) in conformita' a quanto previsto al comma 2, art. 2 dell'ordinanza 4 agosto 2011, la cui efficacia e' stata prorogata dall'ordinanza 6 agosto 2013 e sono state predisposte dal Centro di referenza nazionale per le malattie esotiche presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise «G. Caporale»  di concerto con la Direzione generale della Sanità Animale del Ministero della Salute.

Le procedure operative di intervento e i flussi informativi descritti nel presente documento per l'anno 2014 sono adottate nell'ambito del piano di sorveglianza per la West Nile Disease (WND) e, come per gli anni  precedenti, hanno il fine di individuare il piu' precocemente possibile la circolazione del virus West Nile (WNV) sia nelle aree dove l'infezione e' gia' apparsa nel passato sia nelle restanti parti del territorio nazionale al fine di mettere il Servizio sanitario nazionale nelle condizioni migliori e piu' efficaci per porre in atto tutte le misure preventive necessarie a tutelare la salute pubblica.
L'obiettivo principale del piano, pertanto, e' quello di individuare precocemente la circolazione del WNV sul territorio nazionale negli uccelli, insetti o mammiferi attraverso programmi di sorveglianza mirati.

La sorveglianza nei confronti della WND si avvale di: 1) sorveglianza su uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio. E' possibile, in alternativa attuare la sorveglianza su allevamenti avicoli rurali o all'aperto o  tramite l'allestimento di gruppi di polli sentinella; 2) sorveglianza negli equidi; 3) sorveglianza entomologica; 4) sorveglianza su carcasse di uccelli selvatici.
Al fine di completare le informazioni epidemiologiche rappresentative per tutto il territorio di competenza, le regioni possono effettuare, previa formalizzazione al Ministero e in accordo con il CESME, un monitoraggio sierologico a campione sui sieri di bovini ed ovi-caprini prelevati come sentinelle nell'ambito del piano di sorveglianza sierologica della bluetongue, oppure su altre specie animali (ad es. cani in aree urbane).

La diffusione dell'infezione avvenuta nel corso degli ultimi anni in Italia, con il coinvolgimento di nuovi territori, induce ad una profonda revisione dell'attuale piano di sorveglianza nei confronti della West Nile Disease (WND) pur restando fermo il principale e fondamentale obiettivo di tutela della salute pubblica del piano stesso; per il rilievo precoce dell'infezione la sorveglianza piu' efficace e' quella effettuata sugli insetti vettori e sugli uccelli, tenuto conto che sono quest'ultimi ospiti a infettarsi piu' precocemente nel corso della stagione epidemico. Per quanto riguarda gli aspetti diagnostici e' indispensabile che gli accertamenti di primo intervento (ELISA, PCR) siano delegati agli istituti zooprofilattici sperimentali competenti per territorio.