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CONFPROFESSIONI

Le società tra professionisti nelle start up

Le società tra professionisti nelle start up
Le finalità del Ddl per la crescita impongono l'inclusione nella categoria delle "start-up innovative" anche degli studi professionali, che nell'esperienza italiana sono tra i più inclini ad investire in ricerca, strumentazione tecnologica innovativa e personale altamente qualificato. Il nuovo modello societario è ancora congelato.

Invece, la definizione normativa riconosce il sostegno soltanto ad imprese costituite nella forma di «società di capitali», anche «cooperative». Il Presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha svolto un'audizione alla X Commissione Industria del Senato sul dl 179/2012.

"Il testo – ha dichiarato- può essere migliorato includendo nella categoria delle "start-up" anche le Società tra professionisti – disciplinate della legge n. 183/2011 – in cui la componente del capitale, utile all'implementazione di strumentazioni e processi di innovazione, è comunque limitata dalla prevalenza del "capitale intellettuale", garantito dai professionisti".

Il favore espresso dal legislatore per i processi aggregativi tra professionisti in forma societaria, e per la conseguente attrazione di capitali privati nel mercato dei servizi professionali, intende perseguire l'arricchimento dell'innovatività e della qualità dei servizi professionali.

"Riteniamo che il Governo – ha dichiarato Stella- non abbia preso in considerazione questa esigenza soprattutto in ragione della novità rappresentata dalle Stp nel quadro delle forme societarie previste dall'ordinamento: ma non esistono valide ragioni per escludere queste forme societarie dai benefici oggi dispensati a favore delle "start-up"; tanto più che si tratta di realtà di recente istituzione che meritano di essere aiutate ed incentivate.

Le Società tra professionisti sono state introdotte nel diritto societario dalla legge 183 del 2011, ma il nuovo modello non è ancora operativo. In realtà il ministero della giustizia era pronto, avendo già formulato la bozza per il Regolamento delle Società Professionali a Giugno; la bozza tuttavia non è stata mai pubblicata in Gazzetta Ufficiale, fermata dai rilievi del Consiglio di Stato che ha suggerito alcune modifiche all'esecutivo.

Fra gli altri punti oggetto della relazione depositata da Confprofessioni, l'Agenda digitale e la compensazione crediti anche per gli iscritti a un albo.

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