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DIRETTIVA HABITAT

Orsi trentini, il Tar Trento si rivolge alla Corte UE

Orsi trentini, il Tar Trento si rivolge alla Corte UE
Il Tar di Trento ha rinviato alla Corte di giustizia europea il giudizio sulla possibilità per l'Amministrazione trentina di derogare ai divieti di cattura e di abbattimento degli orsi.

Dica la Corte di Giustizia di Giustizia Europea come si deve interpretare la Direttiva Habitat. Il Tribunale amministrativo regionale di Trento, nella seduta del 20 dicembre, ha deciso di rivolgersi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per dirimere la vicenda sugli orsi trentini, in particolare di MJ5. La situazione non ha precedenti nella giurisprudenza europea e va posta ex novo alla Corte di Lussemburgo. In attesa di conoscere il verdetto del Giudice europeo le sorti degli orsi restano in sospeso.

La questione pregiudiziale- Per la Direttiva Habitat il punto non è cattura o abbattimento: entrambe le soluzioni infatti sottraggono all'ambiente naturale due esemplari protetti e si equivalgono.  Più semplicemente, per la Direttiva Habitat derogare al divieto tanto di cattura quanto di abbattimento, è possibile quando "non esiste un’altra soluzione valida".
Il Tribunale di Trento vuole sapere se questa locuzione debba essere interpretata nel senso che la Provincia di Trento deve dimostrare "l’assenza" di altra soluzione valida oppure se (come afferma il Consiglio di Stato) la Provincia di Trento debba rispettare una gerarchia tra i due interventi: prima valutare la cattura per la captivazione permanente e solo dopo, in caso di impossibilità oggettiva alla captivazione permanente (ad esempio per inadeguatezza della struttura di ricovero, impossibilità di trasferimento all'estero), considerare l'abbattimento.

Per il Tribunale di Trento non è in discussione l'esigenza di tutelare la sicurezza pubblica: l’orso denominato MJ5 "è pericoloso per la sicurezza pubblica"- afferma il Giudice. Non si ravvisano nemmeno pericoli per la conservazione della specie, che non risulterebbe minacciata dalla sottrazione dall'habitat naturale degli esemplari oggetto dei provvedimenti dell'amministrazione trentina (oltre a MJ5 è "pericolosa" anche JJ4, l'orsa responsabile dell'aggressione mortale di un ventiseienne in aprile).  Quindi per il Tribunale di Trento, resta solo da decidere se, alla luce della normativa eurounitaria, l’ordine di abbattimento dell’animale sia legittimo o meno.

L'assessore di Trento- con delega alla gestione dei grandi carnivori Roberto Failoni -si è espresso sull'ordinanza del 20 dicembre dichiarando che “è un passo in avanti. Ci auguriamo - ha aggiunto che tale passo possa rafforzare la speranza verso una piena consapevolezza in ambito europeo sull’importanza della gestione dei grandi carnivori e verso un cambio di approccio, rispetto alla posizione finora tenuta dal Consiglio di Stato sull’abbattimento degli esemplari pericolosi".

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