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COMUNICATO STAMPA

Equo compenso, ANMVI: vincolo per la PA è svolta storica

Equo compenso,  ANMVI: vincolo per la PA  è svolta storica
Alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la nuova legge Meloni-Morrone vincolerà gli enti pubblici ai parametri veterinari. Bandi al ribasso ancora diffusi.

Stop ai bandi al ribasso e agli incarichi professionali a zero compenso. D’ora in poi le pubbliche amministrazioni dovranno riconoscere un “equo compenso” ai liberi professionisti. Con la Legge Meloni-Morrone approvata in via definitiva dal Parlamento (e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale), si mette la parola fine ad una stagione di deregulation spesso fraintesa dagli enti pubblici come la libertà di sottopagare o di non pagare affatto le professioni intellettuali.

Come da tempo auspicato dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), le Pubbliche Amministrazioni dovranno riconoscere un compenso “conforme” ai parametri definiti con decreto ministeriale: quello della professione veterinaria è stato emanato dal Ministero della Salute nel 2016 (DM 19 luglio 2016, n. 165). Il decreto parametri contiene un nomenclatore delle prestazioni veterinarie e un valore di liquidazione “medio” che permette di rispettare il principio legislativo dell’equo compenso: la corresponsione di “un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale”.

Spetterà alle Pubbliche Amministrazioni utilizzare correttamente i parametri: non sono un "prezzario", ma uno strumento di costruzione dell’onorario complessivamente dovuto al professionista ingaggiato.

Per l’ANMVI è positiva anche la previsione di un aggiornamento biennale dei parametri. I vigenti valori medi calcolati per la professione veterinaria sono datati, risalgono ad una fase storica che non conosceva le spinte inflazionistiche e l’aumento dei costi energetici e delle materie prime.

Sulla sanzione disciplinare comminata dall’Ordine al Professionista, l’ANMVI è del parere che non si realizzeranno le condizioni per applicarla. Sarà più probabile che le Pubbliche Amministrazioni tentino di aggirare il vincolo dell’equo compenso, piuttosto che i professionisti accettino condizioni di ingaggio irrealizzabili. Sono molti i bandi pubblici andati deserti negli ultimi anni per queste ragioni: canili comunali, prestazioni su animali sotto la responsabilità di enti pubblici, servizi veterinari di emergenza, consulenze, ecc. In qualche caso non era stato nemmeno considerato l’onere previdenziale obbligatorio.

(Ufficio Stampa ANMVI)

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