Bussetti: numero chiuso resta, ma aumenteremo i posti

Il numero chiuso rimarrà, ma saranno aumentati i numeri per tutte le facoltà, medicina veterinaria compresa. Modifiche al test.

L'ha dichiarato il Ministro dell'Università Marco Bussetti a Repubblica TV (video). "Vorremmo eliminare del tutto il numero chiuso ma ci sono dei limiti strutturali e organizzativi dell’università, ma arriveremo a migliorare i numeri d'ingresso”- ha spiegato il Ministro citando anche medicina veterinaria.

Posti in aumento fino al 30%- “Abbiamo una carenza di medici – ha detto il Ministro – e abbiamo necessità di reclutarne di più. Abbiamo aumentato di 900 posti il numero chiuso e il prossimo anno aumenteremo ulteriormente il numero di un 20% in più. Nell’arco di due anni l’aumento sarà del 30% e forse qualcosa di più”

Tavolo Miur, Salute e Regioni- Bussetti ha poi parlato dei lavori del tavolo interministeriale Miur-Salute, allargato alle Regioni, che si è riunito il 27 marzo, "proprio per lavorare in questa prospettiva. Ci rendiamo perfettamente conto del problema di portare i laureati italiani a numeri allineati a quelli delle borse di studio.Abbiamo bisogno di medici specializzati quindi aumenteremo anche le borse di studio"- ha dichiarato.

Decreto Miur alla firma, più quesiti di cultura generale- Lo prevede il decreto del Miur alla firma del dal ministro Marco Bussetti, che definirà i posti e le prove di ingresso a medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura e professioni sanitarie.
Secondo le anticipazioni del Sole 24 Ore, sarà dimezzato il  numero di quesiti di logica - da 20 a 10 - mentre sale il peso della cultura generale, con i quesiti che passano da 2 a 12 e riguarderanno le seguenti materie: storia, letteratura italiana e straniera, attualità (educazione civica).  In tutto 60 quesiti, dove i restanti 30 sono suddivisi per medicina tra i 18 di biologia, 12 di chimica, 8 di fisica e matematica (come lo scorso anno).
La decisione di aumentare il numero dei quesiti di cultura generale è in netta controtendenza rispetto alla linea portata avanti negli ultimi anni, che aveva condotto a una loro progressiva riduzione (erano 5 nel 2012, scesi poi a 2 nel 2015).