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EMISSIONI CO2

Bioenergie, anche in Italia carbone biologico da scarti zootecnici

Bioenergie, anche in Italia carbone biologico da scarti zootecnici
Biochar è un progetto europeo che vede coinvolto il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie di Bologna. Un potenziale ancora da autorizzare in Italia.
Recentemente l'ha approvato la Svizzera, ma in Italia il carbone biologico deve fare ancora un po' di strada. L'obiettivo è lo smaltimento di scarti vegetali e/o zootecnici, ottenendo allo stesso tempo la riduzione di emissioni, la cattura di CO2.

Ottenere un ammendante biologico da scarti vegetali e zootecnici, con un processo in grado di catturare la CO2 e produrre energia rinnovabile.

Il progetto E2BEBIS (Environmental and Economic BEnefits from BIochar clusterS in the Central area) ha avuto inizio nel primo semestre 2013, finanziato dal programma Central Europe per un ammontare di 1.537.065 euro. "Si tratta di una grande opportunità per l'Università di Bologna- rende noto un comunicato dell'Ateneo-  che attraverso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie è il capofila del progetto.

Il fine è quello di rendere noto come un processo di pirolisi possa processare rifiuti organici vegetali, come gli scarti da legno e di coltivazioni, e zootecnici, come la pollina, trasformandoli senza combustione in un ammendante ecologico, il Biochar, riuscendo ad ottenere al contempo il sequestro e lo stoccaggio di CO2 e la produzione di energia rinnovabile.

Il progetto conta 8 partner di 5 Paesi diversi (Italia, Slovenia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Polonia) e durerà fino al 30 novembre 2014.

Le azioni in Italia avranno luogo soprattutto in Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, e rappresenteranno una grande opportunità per chiunque lavori nella produzione animale di acquisire informazioni utili su un diverso e potenzialmente più redditizio e sostenibile utilizzo della pollina e di altri scarti della produzione animale.

Il progetto E2BEBIS mira infatti a studiare e comparare caratteristiche e possibilità di impiego del Biochar, e a definire cluster territoriali di attori interessanti al suo pieno utilizzo di filiera, dalla produzione della biomassa alla trasformazione, alla sua destinazione finale come ammendante.

pdfCOMUNICATO_E2BEBIS.pdf180.71 KB