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21° RAPPORTO MASAF

SQNBA e il futuro dell'etichettatura delle carni bovine

SQNBA e il futuro dell'etichettatura delle carni bovine
Il 21° Rapporto sull'etichettatura facoltativa delle carni bovine appena pubblicato dal Masaf delinea il futuro dei claim in etichetta in relazione al Sistema SQNBA.

Informazione sull'origine della carne bovina. Etichettatura obbligatoria e facoltativa. Sistema SQNBA.  Sono i tre elementi di qualificazione del mercato delle carni bovine, destinati da una armonizzazione complessiva, secondo l'analisi di comparto pubblicata dal Masaf nel 21° Rapporto (anno 2023).

La ristrutturazione del settore, avviata all'inizio del Millennio dall'emergenza BSE, è arrivata ad un nuovo punto di svolta: alle garanzie sanitarie da fornire al consumatore si sommano quelle della qualità (Sistema SQNBA). Con il Sistema SQNBA, l'Italia si è data uno schema base di produzione di carattere nazionale, armonizzabile con le informazioni sulle carni bovine (di origine, facoltative e obbligatorie) fornite al consumatore.

Normativa UE e nazionale- Il Rapporto del Masaf evidenzia la compatibilità delle norme nazionali con le previsioni comunitarie in materia di origine degli alimenti (Regolamento UE 1169/2011). Nell’Allegato 1 del Rapporto, sono sintetizzati i principali riferimenti normativi di ciascuno dei sistemi di certificazione e la normativa riguardante l’etichettatura delle carni bovine.

Informazione sull’origine - ll decreto interministeriale 2 agosto 2022 (Disciplina SQNBA) prevede che in etichetta sia riportata anche l’indicazione dell’origine (inclusa quella geografica) dei prodotti commercializzati. Nell’ambito del SQNBA l'etichettatura è prevista esclusivamente:
- sui prodotti primari
- sui prodotti i cui componenti di origine animale costituiscano: a) l’unico ingrediente; b) siano presenti nel loro insieme in percentuale maggiore o uguale al 75 per cento.
Nel caso in cui per gli stessi prodotti gli ingredienti certificati SQNBA siano presenti in percentuali inferiori al 75 per cento, il decreto interministeriale che disciplina il Sistema SQNBA (articolo 8, comma 6, lettera b del decreto 2 agosto 2022) richiede, esclusivamente, l’indicazione che l’ingrediente sia stato ottenuto da animali allevati nel rispetto dei requisiti di certificazione SQNBA.

Etichettatura obbligatoria e facoltativa delle carni bovine-
Il sistema di garanzia poggia sui seguenti requisiti:
▪ carni bovine etichettate in tutte le fasi di commercializzazione;
▪ apposizione etichetta, contenente informazioni obbligatorie e facoltative, sul pezzo di carne o sull’imballaggio;
▪ informazione visibile al consumatore in sostituzione dell’etichetta per le carni vendute al taglio.

Caratterizzazione della produzione e rintracciabilità- La possibilità di caratterizzazione della produzione, mediante fattori di differenziazione basati su tecniche di allevamento (alimentazione, management, strutture, ambiente, ecc.) o genetica (caratteristiche qualitative legate a particolari razze locali), o ancora riferiti alle tecnologie industriali adottate (macellazione, lavorazione, confezionamento, ecc.), ha indotto alla messa a punto di sistemi di rintracciabilità della qualità animale-prodotto. La rintracciabilità è assicurata attraverso:
a) l’autocontrollo da parte di una organizzazione e da ogni operatore dei diversi segmenti della filiera;
b) il controllo esercitato da parte di un organismo indipendente accreditato ai sensi della norma europea ISO/IEC 17065;
c) la vigilanza ed il controllo da parte della pubblica amministrazione (Regioni e Ministeri interessati).

Benessere dei bovini da carne e transito nel Sistema SQNBA- I 1.931 allevamenti che garantiscono l’informazione Benessere animale in allevamento valutato secondo lo standard CReNBA, nell’ambito dell’etichettatura facoltativa delle carni bovine, già soddisfano molti dei requisiti di benessere animale che saranno richiesti dal SQNBA e potrebbero transitare in detto nel SQNBA con piccoli adeguamenti agli altri requisiti che saranno previsti, quali ad esempio il non uso di antibiotici.

La stragrande maggioranza dei 1.931 che garantiscono l’informazione benessere animale, non fanno uso di antibiotici almeno negli ultimi 4 mesi di allevamento (1.329 allevamenti; + 83 allevamenti rispetto al 2022). Pertanto, non appena disponibili ed approvati i requisiti di certificazione per i bovini da carne, molti allevamenti che oggi operano nell’ambito dell’etichettatura facoltativa delle carni bovine prevista dal D.M. 16 gennaio 2015, potrebbero, con pochi adeguamenti, qualificare ulteriormente la loro produzione aderendo al sistema di qualità nazionale benessere animale.

Il futuro dell’etichettatura facoltativa delle carni bovine-Nel prossimo futuro, l’entrata in vigore dei requisiti di certificazione per i bovini da carne imporrà, ai sensi degli artt. 3 e 7 del D.M. 2 agosto 2022, un adeguamento delle informazioni che in questi anni sono risultate trainanti nell’incremento dei disciplinari, quali il benessere animale, la biosicurezza negli allevamenti e il medicinale veterinario. Questo adeguamento, nel medio periodo, potrebbe spostare l’attenzione degli allevatori verso il SQNBA, sia perché più qualificante, sia perché legato al premio previsto dell’Eco-Schema 1, livello 2. Questo spostamento potrebbe non rendere conveniente l’adesione a due distinti sistemi di certificazione, con la fuoriuscita di molti allevamenti dal sistema di etichettatura facoltativa delle carni bovine prevista dal D.M. 16 gennaio 2015 che rimarrebbe esclusivamente per le informazioni relative al sistema di allevamento e all’alimentazione del bestiame che nell’ultimo periodo stanno perdendo di importanza.

In questa evoluzione, l'etichettatura facoltativa delle carni bovine  potrebbe subire una riduzione d’interesse degli operatori rispetto al passato, in particolare se il sistema non verrà utilizzato per comunicare alcune informazioni legate alla sostenibilità ambientale della filiera della carne bovina. Queste ultime informazioni appaiono anch’esse in linea con i bisogni di informazione sempre più chiaramente espressi dai consumatori.

Rapporto monitoraggio etichettatura facoltativa carni bovine
(21° Rapporto, anno 2023)