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REPORT PIANO RESIDUI

Farmaci veterinari: nessun antibiotico nel piatto

Farmaci veterinari: nessun antibiotico nel piatto
I risultati del Piano Nazionale Residui pubblicati dal Ministero della Salute confermano il trend di sicurezza e di garanzia per il consumo di alimenti di origine animale.
 

Buoni risultati, nel 2021, dalla ricerca di residui di farmaci e di contaminanti chimici negli alimenti di origine animale. Nel 2021, in attuazione del Piano Nazionale Residui sono stati prelevati 30.263 campioni, per un totale di 466.235 determinazioni analitiche. I campioni che hanno fornito risultati irregolari, nell’ambito del Piano mirato, per la presenza di residui sono stati complessivamente 12, pari allo 0.04 % del totale dei campioni prelevati. I dati sono tratti dal report appena pubblicato dal Ministero della Salute, nel quale è presente anche un focus specifico sugli antibiotici.

Uso corretto degli antibiotici in allevamento- Il Piano Nazionale Residui rappresenta anche uno strumento utile nel contrasto al fenomeno dell’antibioticoresistenza in quanto, monitorando la presenza di residui di farmaci veterinari, e quindi di antibiotici, nei prodotti di origine animale, permette di verificare il corretto uso del farmaco in allevamento, in termini di rispetto dei tempi di attesa, corretta registrazione dei trattamenti ed eventuali usi illeciti o impropri.

Quali e quanti campioni-
I residui di antibiotici vengono ricercati nel muscolo (prelevato al macello) di bovini, suini, ovicaprini, equini, pollame, conigli e selvaggina allevata, nel muscolo di pesci allevati in acquacoltura (trote, specie eurialine), nel latte (vaccino, bufalino e ovicaprino), nelle uova e nel miele. Sono stati rendicontati anche più di 40 campioni prelevati da matrici differenti (fegato, urine, mangimi, acqua di abbeverata).
Nell’ambito del PNR la ricerca di antibiotici riveste un’importanza notevole: nel 2021, nell’ambito del Piano mirato, su un totale di 30.263 campioni totali analizzati per tutte le sostanze e le matrici previste, 8.774 campioni (circa il 29%) sono stati analizzati per la ricerca  di almeno una sostanza antibiotica. Per questi campioni sono disponibili 239.248 esiti analitici,corrispondenti ad altrettante sostanze ricercate.

Non conformità allo 0,2%- Sui 8.774 campioni analizzati per sostanze antibiotiche, in tutti i Piani, sono stati riscontrati 19 campioni non conformi, con 19 esiti non conformi, La percentuale di non conformità registrata nel 2021 per antibiotici (0.2 %), rispetto al numero totale di campioni analizzati per questa categoria di sostanze, si posiziona su valori che si mantengono costanti negli anni.

Molecole responsabili delle non conformità:
Chinolonici: 6 (non conformità)
Tetracicline: 4
Sulfamidici: 3
Macrolidi: 3
Penicilline: 2
Cefalosporine: 1

Novità in arrivo dalla UE- Con la futura implementazione del Piano europeo di sorveglianza sui residui, riportato nella bozza di regolamento in discussione in ambito comunitario, verranno utilizzati esclusivamente metodi quantitativi su un numero limitato di campioni. Sarà possibile effettuare una puntuale e significativa valutazione dell’esposizione del consumatore ai residui di antibiotici riscontrati nei prodotti di origine animale.

Confronto Italia-UE- L’andamento delle non conformità riscontrate è in linea con i risultati degli ultimi anni, con percentuali di irregolarità leggermente inferiori rispetto a quelli registrati in ambito comunitario.
Nonostante le criticità riscontrate sul territorio a causa dell’emergenza pandemica anche nel 2021, soprattutto nel primo semestre, è stato possibile superare alcune difficoltà rilevate durante l’implementazione del Piano Nazionale Residui 2020.


Piano nazionale per la ricerca dei residui (PNR)
Risultati anno 2021
pdfREPORT_PIANO_NAZIONALE_RESIDUI_2021.pdf1.65 MB