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DGISAN - REPORT 2019

OGM negli alimenti: in Italia sotto il limite di quantificazione

OGM negli alimenti: in Italia sotto il limite di quantificazione
Una presenza talmente bassa da non essere quasi rilevabile. Si concludono cinque anni di controlli. Laboratori da potenziare per tenere il passo con l'agroalimentare biotech.

Il 2019 chiude un quinquennio di controlli ufficiali sulla presenza di ogm negli alimenti. Il risultati dell'ultima annualità del Piano, pubblicati sul portale salute.gov, confermano le evidenze del emerse in cinque anni di verifiche: sul mercato italiano i prodotti alimentari rispettano i requisiti d’etichettatura e quindi una garanzia di scelta informata al consumatore.
Inoltre, in Italia la presenza di OGM autorizzati negli alimenti continua ad essere "decisamente limitata ed a concentrazioni estremamente basse, per lo più inferiori al limite di quantificazione".

Compliance e consapevolezza- Esaminando i dati relativi al territorio, per un numero totale di campioni prelevati ed analizzati pari a 707, la percentuale di quelli positivi è stata del 3,2%, con due campioni non conformi. Ciò conferma sempre di più sia la consapevolezza degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera alimentare, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto.

Controlli all'importazione- L’attività all’importazione è rimasta praticamente stabile con 90 campionamenti effettuati, rispetto ai 92 effettuati nel 2018, dei quali nessuno non regolamentare. Al riguardo, il Ministero della Salute ribadisce l’importanza che gli uffici di frontiera rivestono in qualità di prime Autorità sanitarie coinvolte nella nazionalizzazione e commercializzazione di prodotti alimentari provenienti dai Paesi terzi.

Biotecnologie, una sfida per i laboratori- La crescente complessità dell’offerta biotecnologica nel mercato agro-alimentare mondiale richiede la ricerca di un numero di eventi GM, autorizzati e non, in continuo aumento. Di conseguenza, anche considerata la complessità del controllo analitico, l’attività dei laboratori diventa sempre più intensa. Il Ministero della Salute riconosce ai laboratori l’impegno ad ampliare il numero di prove accreditate per la ricerca di OGM negli alimenti.
Tuttavia, questo impegno "per alcuni di essi  ha prodotto un modesto incremento del numero di eventi ricercati", per altri invece "non ha determinato cambiamenti sostanziali non contemplando ancora le prove quantitative tra le analisi che vengono effettuate"- fa notare la relazione conclusiva.
Per questo- al fine di migliorare la loro attività -  la DGISAN invita tutti i laboratori del network a partecipare ai proficiency test organizzati dall’EURL, a completare il processo di espansione dell’attività analitica di screening e a potenziare l’attività analitica accreditata anche per la rilevazione e quantificazione di eventi GM autorizzati sul mercato europeo.

Azioni di miglioramento- Per il progressivo miglioramento del sistema dei controlli ufficiali in questo settore, il Ministero della Salute ritiene necessario  rafforzare i controlli all’importazione, implementare i controlli sulle materie prime e gli intermedi di lavorazione,  migliorare la capacità analitica di alcuni laboratori  e rispettare la tempistica nella trasmissione dei dati e inserire informazioni puntuali e complete per agevolare l’attività successiva di verifica e validazione.

Concluso il Piano 2015-2019- Il Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti è stato elaborato dal Ministero della Salute in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) e l’Istituto superiore di sanità (ISS). Con il 2019 si conclude la programmazione del Piano, in atto dal 2015.

Relazione anno 2019
I risultati del Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti -