Inviati ai Servizi Veterinari i nuovi certificati sanitari, concordati con le autorità americane per l'ingresso negli USA di carne suina e prodotti derivati.
Dal 1 luglio le autorità statunitensi consentiranno l’ingresso di carne suina e prodotti a base di carne suina "solo ed esclusivamente se scortati dai nuovi modelli di certificato". La Direzione Generale della Sicurezza Alimentare ha trasmesso oggi ai Servizi Veterinari Regionali i nuovi certificati, frutto della revisione concordata con USDA – Aphis. I nuovi modelli, oltre a soddisfare i requisiti d'importazione (9CFR 94.13) sono stati uniformati a quelli utilizzati nelle relazioni bilaterali fra gli Stati Uniti e i vari Paesi comunitari.
I modelli "si differenziano tra loro per i requisiti riguardanti l’origine della materia prima"- precisa la nota ministeriale firmata dal Direttore Generale Gaetana Ferri. In particolare, l'Allegato 1 (Certificato ufficiale di ispezione per carni fresche, sottoprodotti della macellazione e prodotti a base di carne) è da utilizzare qualora i prodotti siano fatti con materia prima che proviene da animali nati, macellati e trasformati nella cosiddetta Macroregione del Nord Italia;
L’allegato 2 (Certificato ufficiale di ispezione per carni fresche, sottoprodotti della macellazione e prodotti a base di carne) "è da utilizzare se la provenienza della materia prima è Europea". Tuttavia, la direzione ministeriale precisa che "anche nel caso dei prodotti da esportare secondo i requisiti elencati nell’allegato 2, questi ultimi devono essere lavorati nella cosiddetta Macroregione del Nord Italia".