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CARNI MADE IN ITALY

Carta di Padova: una cartella clinica per i bovini nati in Europa

Carta di Padova: una cartella clinica per i bovini nati in Europa
Coordinati dal Consorzio L’Italia Zootecnica numerosi produttori di carni bovine hanno presentato la Carta di Padova. Il testo. il
La disinformazione scandalistica dei media, ha favorito l'insorgere di ulteriori dubbi sull'affidabilità della filiera zootecnica italiana. E' uno dei punti di partenza che hanno portato i produttori di carni bovine italiani ad elaborare e sottoscrivere la Carta di Padova.
La filiera italiana della carne bovina "ha tutto l'interesse - scrivono i rappresentanti della filiera- a rendere trasparenti e accessibili ai consumatori le informazioni sullo stato di salute (no illness), sui trattamenti farmacologici ricevuti (no chemical/drug residue), sulle condizioni di allevamento (no suffering) degli animali allevati in Italia".
Il documento avanza numerosi osservazioni critiche e proposte, anche ai fini di interventi normativi nazionali e europei.

'Non idoneo' il Modello 4 - Da settembre 2017 sarà introdotto l’obbligo di produrre il cosiddetto “Modello 4” informatizzato per la registrazione dei trasferimenti degli animali delle specie zootecniche. Tale documento, così come è stato concepito, "non appare idoneo a valorizzare i dati che vi saranno inseriti"- è scritto nella Carta.
"Si rischia perciò di perdere una straordinaria occasione per rassicurare i consumatori con informazioni utili a dimostrare, nei fatti, l'impegno della zootecnia italiana su entrambi i fronti del benessere animale e della sicurezza alimentare".
I rappresentanti della filiera zootecnica bovina in Italia chiedono al  Ministero della Salute, di stabilire un “doppio binario” per la compilazione del 'Modello 4' (la dichiarazione di provenienza che accompagna l'animale durante il trasporto e riporta le informazioni riguardanti l'identificazione, le dichiarazioni per il macello riguardo ai trattamenti farmacologici, la destinazione, i dati del trasportatore e l'attestazione sanitaria del veterinario che ha visitato il capo prima dello spostamento). Affinché gli allevatori possano gestire correttamente la compilazione dei dati:
 - con strumenti informatici, ove le condizioni lo consentano;
- in modo cartaceo, se e fino a quando non risulti possibile utilizzare il sistema informatizzato;

Cartella clinica dei bovini nati in Europa- la Carta di Padova chiede al Ministro della Salute ed al Ministro delle Politiche Agricole - in accordo con la Conferenza Stato-Regioni- di presentare alla Commissione europea un progetto di Regolamento per l’istituzione di 'una cartella clinica dei bovini nati in Europa' che consenta, oltre all’identificazione del bovino e alla registrazione dei dati anagrafici già in uso nelle Banche Dati europee, anche la registrazione deitrattamenti farmacologici, compresi quelli omeopatici, a partire dalla nascita. Affinché tali dati siano disponibili in tempo reale alle Autorità Sanitarie di ogni Paese Membro, ai Macelli e Laboratori di Sezionamento delle carni. Con l'obiettivo di eliminare la compilazione del “Modello 4” in Italia (che sembra essere l’unico Paese ad utilizzarlo), da sostituire con un 'sistema unitario per la tracciabilità della salute del bovino in UE', volto a migliorare lo standard di sicurezza alimentare dei prodotti derivati (Health and Safety) e puntando decisamente sullo sviluppo della “ricetta elettronica”.

Visibilità delle carni italiane al ristorante- I consumatori devono poter distinguere la carne bovina prodotta in Italia - che può distinguersi anche grazie alla completa trasparenza cui si ambisce - rispetto a quella importata dall’estero. La quale ultima a tutt'oggi, rappresenta quasi il 50% della quota di mercato nazionale. "Grazie all'indicazione d'origine a suo tempo prescritta sulle etichette delle carni bovine (Regolamenti CE 1760, 1825/00), la quale meriterebbe di venire estesa alle carni impiegate nella ristorazione collettiva".

La Carta di Padova è stata presentata il 26 maggio scorso, all’Hotel Crowne Plaza di Padova, alla presenza di rappresentanti della Direzione Generale della Sanità Animale.

pdfIL_TESTO_INTEGRALE_DELLA_CARTA_DI_PADOVA.pdf252.19 KB