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AUTORITA COMPETENTI

Claims nutrizionali ingannevoli, la competenza non è sanitaria

Claims nutrizionali ingannevoli, la competenza non è sanitaria
Ritirata la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni sulle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite nei prodotti alimentari.

Il motivo è che "tali sanzioni sono già disciplinate in Italia dal codice del consumo", si legge nel comunicato di Palazzo Chigi del 10 gennaio scorso.

La competenza sulla correttezza della pubblicità dei prodotti alimentari resta all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Le autorità sanitarie mantengono la prerogativa di autonomo intervento, ma le pratiche commerciali scorrette (artt. 18-27 del Codice del Consumo) rientrano nei poteri dell'Antitrust.
Il Governo ha così recepito le osservazioni dell'Antitrust sul decreto sanzionatorio dei claims nutrizionali ( Schema di decreto legislativo recante la disciplina sanzionatoria per la violazione del regolamento (CE) n. 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari).

Il decreto individuava come autorità competenti il Ministero della Salute, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e le Aziende sanitarie locali. Secondo l'Antitrust il testo presentava il "rischio di un conflitto di competenze, con possibilità di sanzioni/decisioni plurime e potenzialmente anche contrapposte: tale sistema potrebbe generare un elevato contenzioso a detrimento della certezza del diritto e conseguente pregiudizio al consumatore".

In ultima analisi, il Garante della Concorrenza "ritiene di essere l'organo naturalmente deputato – per struttura e attribuzioni già da tempo possedute, nonché expertise sinora maturata – a garantire l'applicazione del suddetto Regolamento".

pdfIL_TESTO_DEL_DECRETO_RITIRATO.pdf54.44 KB