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DIPARTIMENTO DI VETERINARIA

Un test molecolare per ridurre le infezioni alimentari

Un test molecolare per ridurre le infezioni alimentari
Maggiore sicurezza nel piatto grazie una nuova tecnologia di indagine molecolare. Individuazione precoce di agenti patogeni.
Questa procedura, presentata nei giorni scorsi a Pioltello nel Milanese,potrebbe contribuire a ridurre il numero di infezioni di natura alimentare segnalate in Italia ogni anno.

La nuova tecnologia, denominata '3M Molecular Detection System', è nata da una collaborazione tra il Dipartimento di scienze medico-veterinarie dell'Universita' di Parma, e 3M, gruppo specializzato nel settore delle tecnologie per la sicurezza alimentare. Il test e'  disponibile sul mercato europeo. L'obiettivo della metodica e' l'individuazione sicura e veloce di pericolosi agenti patogeni come Salmonella, Escherichia coli O157 e
Listeria, in grado di arrecare danni gravi tanto ai consumatori, quanto alle imprese i cui prodotti possano risultare positivi anche al test molecolare.

Si calcola che ogni anno oltre 3 milioni di persone muoiano per infezioni assunte attraverso il consumo di alimenti ed acqua. "Negli ultimi anni, stiamo assistendo ad un progressivo aumento di alcune infezioni o tossinfezioni alimentari gravi - afferma Maria Paola Landini, ordinario di Microbiologia all'Universita' di Bologna. Dalla Relazione sull'Allerta alimentare comunitario del 2011, predisposta dal ministero della Salute, l'Italia e' risultata essere il primo Paese membro nel numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea, dimostrando un'intensa attivita' di controllo sul territorio nazionale, con un totale di 553 notifiche, pari al 14,8% del totale.

Seguono Gran Bretagna (512), Germania (415), Spagna (298) e Polonia (224). Negli Usa sono 50 milioni i cittadini che contraggono una malattia collegata alla scarsa sicurezza dei cibi, 130 mila dei quali
devono fare ricorso a cure ospedaliere, mentre i decessi sono circa 3 mila. Inoltre, si calcola che tra costi diretti e indiretti, le malattie connesse alle infezioni alimentari costino agli Stati Uniti oltre 100 miliardi di dollari.