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PIANO NAZIONALE RESIDUI, REPORT DEI CONTROLLI 2010

PIANO NAZIONALE RESIDUI, REPORT DEI CONTROLLI 2010
La Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione ha pubblicato la "Relazione sui risultati dei controlli ufficiali svolti in attuazione del piano nazionale residui 2010". Oltre a presentare i risultati conseguiti, il documento mostra anche alcune criticità rilevate al fine di permettere il miglioramento del programma di monitoraggio futuro.

 

La Direzione Generale per l'Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione ha pubblicato la Relazione sui risultati dei controlli ufficiali svolti in attuazione del piano nazionale residui 2010.

Il documento si prefigge l'obiettivo di fornire un quadro generale delle attività di controllo effettuate, a livello nazionale, dalle Autorità deputate ad assicurare la conformità degli alimenti alle normative nazionale e comunitarie in materia di residui di sostanze chimiche negli animali vivi e nei prodotti da loro derivati.

La relazione, oltre a presentare i risultati conseguiti in attuazione del Piano Nazionale per la ricerca dei residui 2010 mostra anche alcune criticità rilevate al fine di permettere il miglioramento del programma di monitoraggio futuro.

Sono state effettuate 38.116 analisi, pari al 138,2% del numero di minimo di campioni calcolati sulla base delle normative comunitarie ed al 113,1% del numero dei campioni programmati dal Ministero. Sono state riscontrate 100 non conformità, pari allo 0,26% del totale delle analisi effettuate, di cui 38 per sostanze appartenenti alla categoria A (Sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate) e 62 per le sostanze appartenenti alla categoria B (Medicinali veterinari e agenti contaminanti). Il confronto con il 2009 evidenzia che il numero totale di campioni analizzati è aumentato di circa il 12%; la percentuale delle non conformità risulta in lieve aumento; il gruppo B3 (altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente) rappresenta la principale causa di non conformità (35%). A seguire, troviamo gli steroidi (A3) con il 31% e le sostanze antibatteriche (B1) con il 20%; tale profilo è totalmente differente rispetto alle tendenze rilevate negli ultimi anni. Fino al 2008, infatti, la principale causa di non conformità è da attribuirsi agli steroidi, mentre nel 2009 le sostanze antibatteriche, con il loro 39,2% risaltano su tutti gli altri gruppi.
Tra le non conformità per le sostanze di categoria A, figurano ancora i cortisonici (desametasone, prednisolone e prednisone); tra le non conformità per le sostanze appartenenti alla categoria B ritroviamo i metalli pesanti; il riscontro di boldenone (1 non conformità) insieme a quella del 2009 e del 2008 (attività di Extrapiano) è da evidenziare.

Tuttavia, l'attuazione del PNR 2010 presenta alcune criticità che necessitano di essere condivise con tutte le Amministrazioni coinvolte al fine di individuarne le cause ed evitarne il ripetersi: settore produttivo (Selvaggina cacciata) per il quale, in fase di attuazione, non è stato rispettato né il livello minimo né la programmazione definita a livello ministeriale; settori produttivi (Volatili da cortile, Selvaggina allevata e Acquacoltura) per i quali, in fase di attuazione non è stata rispettata la programmazione ministeriale; attività Extrapiano non registrate in banca dati; attività di campionamento non omogeneamente distribuita durante il corso dell'anno; tempi di analisi ancora da migliorare.

E' la direttiva 96/23/CE -concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti- ad imporre a ciascun Stato membro di predisporre ed attuare un piano nazionale di sorveglianza per la ricerca di residui di sostanze chimiche, durante il processo di allevamento degli animale da produzione e durante il processo di prima trasformazione dei prodotti di origine animale. L'obiettivo del PNR è di "esaminare e porre in evidenza le ragioni dei rischi di residui nei prodotti alimentari di origine animale a livello degli allevamenti, dei mattatoi, dei centri di raccolta latte, degli impianti di acquacoltura e dei centri di raccolta e imballaggio delle uova".


pdfRELAZIONE PIANO NAZIONALE RESIDUI 2010.pdf

 pdfPNR 2010.pdf