Vertice in Sardegna sulla Lingua Blu. Dalla Regione un piano da 2,5 milioni di vaccinazioni. Tavolo Agricoltura-Salute. Copagri: Vaccini immediati, coinvolgere tutti i Veterinari.
Contro il dilagare della lingua blu negli allevamenti sardi la Regione Sardegna (1.300 focolai) ha messo a punto un piano vaccinale da 2,5 milioni di vaccini. Ma c'è l'incognita del virus BTV3 per il quale non ci sono ancora prodotti autorizzati all'immissione in commercio. Il sierotipo 3 rappresenta una variante molto aggressiva, che si è diffusa in particolare nell’Oristanese e nel versante sud occidentale.
La conferma della criticità sul fronte della profilassi per il sierotipo 3 arriva dalla Regione che ieri, con gli assessori della Sanità e dell'Agricoltura,
Armando Bartolazzi e
Gian Franco Satta, ha incontrato le associazioni di categoria degli allevatori. Presenti all'incontro, oltre agli staff e ai direttori generali dei rispettivi assessorati, la commissaria dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna,
Simonetta Cherchi, e la dirigente del Servizio Veterinario,
Daniela Mulas. Una nuova politica vaccinale- "L'assessorato si impegnerà ad iniziare una nuova politica vaccinale nei riguardi della blue tongue - ha dichiarato Bartolazzi- condividendo le azioni da porre in essere con i rappresentanti di categoria". Per l'assessore Satta, "l'approccio interassessoriale della sanità e dell'agricoltura insieme coinvolti per la difesa del nostro comparto primario dimostra la volontà concreta di programmare tempestivamente tutte le attività connesse alla salvaguardia del patrimonio zootecnico della regione".
Aderire al piano - «L’auspicio – afferma
Giuseppe Patteri (
Copagri Sardegna)– è che tutti gli allevatori aderiscano al piano illustrato. È fondamentale vaccinare tutte le greggi, anche quelle dove sono insorti focolai per tutti i capi asintomatici, come i bovini, in modo da scongiurare il blocco delle movimentazioni». «Durante l’incontro - continua il presidente di Copagri - abbiamo, inoltre, chiesto e ottenuto garanzie sulla immediata distribuzione delle dosi di vaccino, a costi contenuti, prevedendo il coinvolgimento di tutti i servizi veterinari pubblici, di concerto con i veterinari aziendali. Ora vigileremo sul mantenimento degli impegni assunti dalla Regione e allo stesso modo saremo solleciti a richiedere una pronta presentazione del piano vaccinale 2025, onde scongiurare tutti i ritardi accumulati nell’anno in corso, dovuti in parte anche al rinnovo del Consiglio e della Giunta».
Altra questione è quella del monitoraggio dell’insetto vettore. «Richiede il coordinamento di una unità di intervento rapido che coinvolga le professionalità presenti in Laore, la Regione deve mettere subito in campo tutti gli strumenti di lotta antiparassitaria», dichiara il direttore di Copagri Sardegna,
Mario Putzolu.Circolazione di BTV in Italia- Attualmente si registra la circolazione di BTV3 in Sardegna e di BTV8 in Sardegna, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Calabria. Il Ministero della Salute ha disposto indagini cliniche e raccomandato la vaccinazione con una
circolare inviata al settore il 5 settembre. La Direzione Generale della Sanità raccomanda anche azioni di mitigazione del rischio correlato alle movimentazioni. Nella Penisola, il virus è arrivato in Valle d'Aosta con la conseguente sospensione dello status di indennità dalla malattia.
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