La denuncia è di un gruppo di Veterinari a tempo determinato, che cita una interrogazione del Sen Barbaro: "scritta per screditare la nostra categoria".
Chiedono "concreto sostegno" agli Ordini provinciali i Dirigenti Veterinari a tempo determinato (circa quaranta) che il 1 settembre hanno firmato una lettera denunciando comportamenti che "mirano a delegittimare ciò che con sacrificio abbiamo meritato".
La missiva- all'indirizzo degli Ordini dei Veterinari di Caserta, Napoli e Avellino - rivendica la posizione di "vincitori di un avviso pubblico a tempo determinato di otto mesi rinnovabili", nella quale - scrivono- "abbiamo lavorato e stiamo tutt'ora lavorando contribuendo in maniera determinante al raggiungimento dei LEA previsti per il primo semestre del 2018 e rinunciando ad ogni forma di libera professione retribuita".
E non piace ai Dirigenti Veteirnari l'interrogazione del senatore Claudio Barbaro (Lega), "probabilmente ordita e scritta a più mani, volta a screditare la nostra categoria". L'interrogante chiede al Ministero della Salute di far luce su una "una gestione discutibile degli incarichi". L'atto parlamentare non figura al momento fra gli atti del Sen Barbaro elencati sul sito del Senato.
Una "nuova governance della Sanità Pubblica casertana"- I firmatari chiedono "di sostenere il Direttore Generale della Asl di Caserta affinche si esplichi in tempi brevi il Concorso pubblico per titoli ed esami per l'assunzione a tempo indeterminato di nuovi Dirigenti Veterinari". E chiedono tutela, perchè - scrivono- "è sempre più lecito pensare che ci siano forti pressioni volte a mantenere uno status quo di comodo immobilismo sanitario, trascurando che secondo quanto previsto dal nostro Codice Deontologico il Medico Veterinario svolge la propria attività professionale al servizio della collettività e a tutela della salute degli animali e dell'uomo".
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