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ARAS SARDEGNA

Tre mesi senza stipendio per 290 agronomi e veterinari

Tre mesi senza stipendio per 290 agronomi e veterinari
Mancano all'appello gli stipendi di dicembre e maggio. e Nel conto vanno messi anche quattro mesi di rimborsi chilometrici.
Ma la richiesta dei dipendenti Aras - agronomi, veterinari e tecnici di laboratorio - è sempre la stessa: basta precariato, si proceda con la stabilizzazione. Numeri e obiettivi sono stati ribaditi questa mattina dal segretario generale di Confederdia Osvaldo Ibba nel corso dell'ennesimo sit-in sotto il Consiglio regionale per chiedere ancora una volta a capigruppo e presidente dell'assemblea di sbloccare la situazione.

Emblematico lo striscione appeso sotto i portici: "poiché non è una gravidanza - si legge nel testo - bastano due mesi". "Ci avevano garantito - ha spiegato Ibba - in tempi rapidi. E invece siamo ancora qui ad aspettare". Che cosa si attende? Una delibera di Giunta che dia il via libera al concorso che permetterebbe di assorbire dentro Laore circa 290 lavoratori. Tra stipendi non pagati e rimborsi non garantiti, “ne risente anche il livello di qualità del lavoro stesso che noi garantiamo agli allevatori”.

Anche la Uil prende posizione. "Nonostante la determina con cui Laore si è impegnata al pagamento di 2 milioni e 300mila euro in favore dell'Aras i lavoratori, a cui non è stata mai pagata la retribuzione di dicembre 2017 e ora è in ritardo anche quella di maggio 2018, continuano a veder rinviato il pagamento dei loro stipendi".

La segretaria generale della Uila Uil Sardegna Gaia Garau: "E' positivo che la Regione stia lavorando per una soluzione definitiva  ma noi chiediamo che in questa fase di transizione venga garantita ai dipendenti la continuità lavorativa e quindi retributiva. Per questo chiediamo il rispetto della determina con cui Laore si è impegnata al pagamento di 2.300.000 euro in favore dell'Aras"Dicembre e maggio sono già passati, e anche giugno sta finendo: tra dieci giorni saranno esattamente tre i mesi senza stipendio “per 290 agronomi e veterinari sardi”.

Sono i lavoratori dell’Aras, tra loro c’è chi lavora anche da trent’anni. La protesta sotto il palazzo del Consiglio regionale vede la presenza di agronomi e veterinari provenienti da ogni angolo dell’Isola. C’è chi è “fortunato” e attende solo tre buste paga e il rimborso delle spese legato agli spostamenti effettuati con le automobili ma anche chi, all’improvviso, si sarebbe trovato senza più un contratto.

La richiesta è che si proceda alle stabilizzazioni per i dipendenti dell’associazione regionale allevatori, come prevede la legge 3 del 2009.

Videotestimonianza della Veterinaria Paola Naitana