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SICILIA

Randagismo, atto di indirizzo e 'piccole revisioni' alla L.R.

Randagismo, atto di indirizzo e 'piccole revisioni' alla L.R.
Il Governatore della Sicilia detta le linee d'azione della Giunta. Atto di indirizzo a tutte le ASL. La Legge Regionale non va cambiata.


“Il canile deve essere una tappa, l’adozione, invece, la meta”. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha sintetizzato così il suo pensiero

Dopo l’incontro a Palazzo d’Orleans, alla presenza dell’assessore della Salute, Ruggero Razza, e dei vertici dei Servizi veterinari, Il Presidente della Giunta Siciliana Nello Musumeci ha definito le linee d'azione contro il randagismo nell'isola.  "Molte delle proposte avanzate- ha detto Razza-  non necessitano di impegni di spesa, quindi sarà molto più semplice darvi esecuzione”.

Le azioni fanno perno sulle istituzioni sanitarie e veterinarie regionali con il coinvolgimento delle associazioni protezioniste.“Non possiamo prescindere - ha dichiarato il governatore - dalla partecipazione dell’Ordine dei Medici Veterinari, il cui coinvolgimento risulta fondamentale e necessario per una piena attuazione della legge”.

Atto di indirizzo alle nove ASP siciliane- L’assessore Razza ha annunciato che "un atto di indirizzo per richiamare le nove Asp a un comportamento uniforme in tutte le Province. Chiederemo ai canili anche un maggiore rispetto degli orari, che possa consentire alle associazioni animaliste, iscritte all’albo regionale, verifiche sulla sistemazione e il mantenimento degli animali, oltre che controlli sui rifugi nei quali sono portati.

Queste le conclusioni dell'incontro riportate da una nota ufficiale della Regione Sicilia

- coinvolgimento dei Comuni, dei Corpi di polizia municipale e delle Aziende sanitarie provinciali per un costante monitoraggio del fenomeno
- revisione "in qualche piccola parte" della Legge regionale 15/2000
- il canile non come "meta", ma come "tappa" delle adozioni
- una "campagna massiccia di sterilizzazione degli animali e con la contestuale microchippatura degli stessi, per un’anagrafe canina aggiornata"
- più controlli nei canili e maggiore sensibilizzazione dei Comuni, "moltissimi dei quali senza strutture adeguate", e dei Servizi Veterinari.

Musumeci ha ribadito la volontà di "capire le cause del mancato risultato su una tematica alla quale nel corso di tutti questi anni non è stata assegnata la giusta importanza. Le ultime tristi vicende di Sciacca e di qualche altro comune dell’Isola hanno, giustamente, acceso i riflettori sulla vicenda". Per apportare i correttivi  Musumeci ha chiesto l'aiuto delle associazioni protezionista, "perché sono convinto la nostra grande forza siano le associazioni di volontariato, che ogni giorno vivono e affrontano sul campo i problemi”.