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TRATTAMENTI O SANZIONE

Febbre del Nilo, aumenta la densità del vettore

Febbre del Nilo, aumenta la densità del vettore
Sanzioni a Modena per chi non attua le misure di protezione. Continuano le azioni per la sorveglianza del virus.

La situazione in Emilia Romagna - Al 29 agosto, sono otto i casi di malattia neuroinvasiva da West Nile virus rilevati in Emilia-Romagna. Ai sei casi rilevati nelle province di Modena e Ferrara si sono aggiunti un ulteriore caso a Modena e un caso a Reggio Emilia. Gli interventi previsti dal Piano regionale di sorveglianza e controllo.La Regione Emilia-Romagna ha inviato successive note ai Comuni e alle Aziende Usl con indicazioni per la sorveglianza e il controllo del virus. A tutti i Comuni delle aree interessate è stato chiesto fin dalla fine luglio di intensificare gli interventi di contrasto alla proliferazione della zanzara. Continua infine il controllo entomologico e veterinario, con catture di zanzare e uccelli selvatici (il potenziale serbatoio del virus) per raccogliere maggiori informazioni sull'entità della circolazione da virus West Nile, prosegue il monitoraggio sperimentale per indagare sulla diffusione dei pappataci e sulla circolazione dei microrganismi di cui possono essere vettori.

Il Comune di Modena ha stabilito l'obbligo, fino alla fine di ottobre, di specifici trattamenti straordinari nelle aree verdi in cui si svolgono manifestazioni serali.L'ordinanza relativa alle iniziative in aree verdi per prevenire il virus delle zanzare è stata emanata dopo alcuni casi di contagio nel territorio provinciale. I trattamenti devono essere realizzati, da ditte specializzate, secondo le modalità indicate dalle linee guida della Regione. Vengono effettuati nelle ore notturne con prodotti insetticidi scelti tra quelli a minor tossicità e bassa persistenza nell'ambiente. E' prevista l'affissione di cartelli informativi almeno 24 ore prima e per la settimana successiva. In caso di più manifestazioni pubbliche nella stessa area, la periodicità dei trattamenti deve essere settimanale. Per chi non realizza i trattamenti è prevista una sanzione da 50 a 150 euro, oltre all'obbligo di eseguirli entro le 24 ore e comunque prima della manifestazione. Un'ulteriore sanzione da 80 a 480 euro è prevista per chi non esegue i trattamenti nei tempi indicati.L'ordinanza dispone anche le modalità di conservazione della documentazione che attesta l'effettuazione dei trattamenti. Alla vigilanza sul rispetto della presente ordinanza, all'accertamento e all'applicazione delle sanzioni provvedono, per quanto di competenza, il corpo di Polizia Municipale, l'Azienda AUSL di Modena, il Corpo delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie della Provincia di Modena e delle Guardie Ecologiche Lega Ambiente.

La situazione in Veneto-  Dalla sorveglianza entomologica attuata dall'IZSVe nelle ultime settimane si evidenzia un aumento della densità del vettore soprattutto nei territori delle province di Venezia, Verona e Rovigo.  "Nel nostro territorio comunale è comunque già in corso da parte del Comune, tramite Veritas, l'azione di disinfestazione larvale preventiva nelle aree pubbliche, secondo un protocollo operativo concordato all'inizio del 2013 con l'Azienda ULSS 12 - Dipartimento Igiene Pubblica, che prevede per il 2013 l'intensificazione degli interventi riducendo prudenzialmente l'intervallo di tempo fra di loro", dichiara l'assessore veneziano all'Ambiente Gianfranco Bettin.
Da una relazione inviata all'assessore alla sanità Luca Coletto dai tecnici della direzione regionale prevenzione, "la situazione  è sotto controllo e non si discosta molto da quelle registrate negli anni scorsi, da quando questo problema è apparso". "Tutte le Ullss - dichiara Coletto- coinvolte stanno effettuando gli interventi di disinfestazione necessari, in collaborazione con i Comuni e le strutture sanitarie venete hanno tutte le caratteristiche per fronteggiare e curare i casi che si presentano".
Nella Regione sono 4 i casi confermati di malattia neuroinvasiva e 2 ancora da confermare, 4 febbri e 3 positività asintomatiche in donatori di sangue.
"La Regione Veneto – ricorda Coletto – ha poi avviato un sistema di sorveglianza, unico in Italia, sulle febbri estive con l'obiettivo di individuare il maggior numero di casi possibile e aumentare così le misure di prevenzione delle malattie trasmesse da vettori sia autoctone che da importazione". Misure di sorveglianza attiva sono in atto anche sui donatori di sangue, che potrebbero essere portatori asintomatici"