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IL TESTO

L'accorpamento degli enti secondo la pdl Di Salvo

L'accorpamento degli enti secondo la pdl Di Salvo
C'è anche l'ENPAV nell'elenco degli enti di previdenza dei professionisti della proposta di legge della deputata Titti Di Salvo.
La proposta  - preannunciata e molto discussa già durante i lavori della Commissione parlamentare di controllo sugli enti di previdenza- fa notizia soprattutto per l'ipotesi di accorpamento fra enti previdenziali "simili", ma si propone come una revisione a largo raggio della disciplina previdenziale. Il testo coinvolge sia dei liberi professionisti iscritti all'Ordine che degli appartenenti alle professioni non organizzate.

La "filosofia complessiva della proposta di legge"  - è scritto nella relazione introduttiva- è di stimolare "la formazione di accorpamenti tra enti e la costituzione di grandi enti previdenziali, in grado di gestire efficacemente le risorse e di aumentare la solidità degli stessi nell’interesse esclusivo degli iscritti". Una "possibilità" e una "scelta" che non deve generare "confusione" fra le diverse gestioni degli iscritti.

Monocategoriali accorpabili- Gli enti di previdenza di tipo monocategoriale ("quelli i cui iscritti appartengono a un solo ordine professionale") possono accorparsi, includendo altre categorie professionali,anche individuate fra quelle non regolamentate ("non organizzate in ordini o in collegi"), ma "riunendo professionalità simili e interconnesse tra loro". L'obiettivo dell'accorpamento, secondo i parlamentari proponenti, è di "favorire l’accrescimento della solidità economico-finanziaria degli enti e lo sviluppo di sinergie gestionali per la tutela degli interessi degli iscritti".
Gli enti pluricategoriali ( "i cui iscritti appartengono a più ordini o collegi professionali o alle professioni non regolamentate") derivanti dall'accorpamento- dovranno garantire "una specifica gestione separata, per ciascuna categoria professionale inclusa", e il "mantenimento delle regole specifiche in materia di contribuzione previdenziale e di trattamenti forniti, propri di ciascun ente operante come ente di tipo categoriale".  Ma la proposta Di Salvo contiene anche innovazioni sul piano della contribuzione obbligatoria, che può essere "modulata anche in misura differenziata, con facoltà di opzione degli iscritti".

Gli enti pluricategoriali/accorpati devono inoltre "assicurare l’adeguata rappresentanza a ciascuna categoria professionale di riferimento". Non è consentita la creazione di nuovi enti monocategoriali.

Autonomia, commissariamento - Dal punto di vista giuridico, gli enti di previdenza sono esclusi da ogni forma di intervento finalizzato ad assicurare il con seguimento degli obiettivi di finanza pubblica e non possono usufruire di finanziamenti pubblici. Il loro inserimento nell'elenco ISTAT ha finalità esclusivamente di tipo statistico.
Gli enti hanno "autonomia statutaria, regolamentare, gestionale, organizzativa e contabile", tuttavia, nel caso di "grave disavanzo economico" o di "gravi violazioni di legge, dello statuto, dei regolamenti interni o dei decreti ministeriali" sulla la corretta gestione dell’ente, il Ministro del lavoro e delle Finanze possono nominare un Commissario straordinario. 

Vigilanza sugli enti-
La proposta di legge prevede di affidarla alla COVIP, la quale- investita di ampi poteri- valuta anche le segnalazioni e gli esposti degli iscritti per irregolarità delle gestioni previdenziali. Ai Ministeri competenti, Lavoro ed Economia, spetta il parere sugli atti riguardanti lo statuto, i regolamenti e le delibere relative a contributi e prestazioni. Oltre al controllo della Corte dei Conti, la proposta attibuisce alla Commissione parlamentare di controllo sugli enti previdenziali il potere di acquisire e valutare la documentazione degli enti e quella degli organi di vigilanza.

Un Fondo di garanzia gestito dal Ministero dell'Economia- Con il fine di "assicurare la stabilità finanziaria degli enti nell’interesse degli iscritti, è istituito un "Fondo di garanzia tra gli enti" gestito dal Ministero dell'Economia e alimentato da quote versate dai singoli enti di previdenza e iscritte nei rispettivi bilanci.

Il testo è consultabile fra gli ultimi stampati della Camera dei Deputati. L'iter non è iniziato.
La proposta di legge ricalca i contenuti della relazione conclusiva della Commissione parlamentare di controllo sugli enti di previdenza, approvata all'unanimità nella seduta del 24 maggio e trasmessa ai Presidenti di Camera e Senato.
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PROPOSTA DI LEGGE DI SALVO, GALATI, DI GIOIA
Disciplina degli enti previdenziali privati