• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31274
DGSAF E FNOVI

Decreto Prevenzione, sintesi e rilievi nelle audizioni in Senato

Decreto Prevenzione, sintesi e rilievi nelle audizioni in Senato
Sull'Atto 382, la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha svolto questo pomeriggio le audizioni informali del Ministero della Salute e della Fnovi.

Sul provvedimento, "le aspettative sono molte - ha dichiarato il Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari Pierdavide Lecchini. "La rimodulazione del quadro di sanità animale e la possibilità di avvalersi di procedure più flessibili all'occorrenza, dovrebbero portare ad affrontare nel migliore dei modi le malattie animali, anche alla luce del cambiamento ambientale e degli agenti eziologici che possono rappresentare minacce emergenti, come abbiamo potuto constatare negli ultimi tempi per emergenze che possono riguardare la sfera della salute pubblica e la sfera della salute veterinaria".

L'intervento del Direttore Generale ha consentito alla 12° Commissione Igiene e Sanità di sintetizzare la complessità di un articolato complesso "che riorganizza il Centro di lotta delle malattie e rafforza la catena di comando con una rete di Capi dei Servizi veterinari regionali coordinati dal Capo dei servizi veterinari nazionale con delega all'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale". Un passaggio qualificante della nuova architettura istituzionale, sottolineato positivamente anche dalla Vice presidente FNOVI Daniela Mulas.

Sugli articoli del decreto più argomentati dalla FNOVI, la Senatrice Veterinaria Caterina Biti ha chiesto di acquisire la memoria che la Federazione ha depositato agli atti del Parlamento. La Vicepresidente Mulas ha infatti allertato il Legislatore sul rischio di esercizio abusivo della professione veterinaria in alcuni passaggi del decreto che aprono a professionalità non medico veterinarie o non delimitano adeguatamente il perimetro di operatori e professionisti degli animali. Il Consigliere Medardo Cammi si è invece soffermato sugli "intoppi" dell'articolo 11 che attua la previsione europea di condurre regolari visite di sanità animali negli allevamenti, attribuendo questo compito al Veterinario Aziendale istituito dal DM 7 dicembre 2017, una figura - ha detto Cammi-  "che non può essere travisata" e che richiede che l'incarico vada "ad un unico soggetto operante in Classyfarm e interfaccia del Servizio Sanitario Nazionale".

Il Veterinario Aziendale con compiti di epidemiosorveglianza in allevamento non può che essere uno solo. Per il SSN avere un solo interlocutore in allevamento, specialmente in situazioni di emergenza come la PSA o l'Aviaria, agevola l'efficientamento e la rapidità di intervento del servizio veterinario pubblico. Per Cammi, il Veterinario Aziendale- figura volontaria per l'allevamento ha ribadito- deve entrare nella banca Dati Nazionale Zootecnica accanto allo stabilimento del quale è incaricato a svolgere i previsti compiti di epidemiosorveglianza e di governance complessiva, dai farmaci alla biosicurezza.
Un cenno infine alla completa digitalizzazione dei processi. "Non vorremmo più ricorrere a registrazioni manuali"- ha aggiunto Cammi.

Per le visite di sanità animale, come ribadito dal DG Lecchini, lo schema di decreto prevede la possibilità di annotarne gli esiti nel sistema Classyfarm o su supporto cartaceo.








Atto del Governo n. 382
Prevenzione e controllo delle malattie animali che sono trasmissibili agli animali o all'uomo