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IN SENATO

IVA e detrazioni veterinarie, "preclusi" gli emendamenti

IVA e detrazioni veterinarie, "preclusi" gli emendamenti
Non sono stati messi in votazione gli emendamenti della Senatrice Veterinaria Caterina Biti e di altri tre senatori per alleggerire il carico fiscale sulle cure veterinarie e sul pet food.

Il maxiemendamento al Decreto Fisco e Lavoro, aprovato ieri al Senato, ha precluso la votazione di numerosi emendamenti. Fra questi, gli emendamenti per la riduzione dell'IVA sulle prestazioni veterinarie presentati dalla senatrice veterinaria Caterina Biti (PD) e dai Senatori di Forza Italia  Maria Alessandra Gallone, Roberta Toffanin (FI) e Emilio Floris.
Preclusi anche gli emendamenti della stessa Senatrice Biti per la riduzione dell'aliquota IVA sui mangimi e alimenti industriali per animali da compagnia. Identica sorte per l'aumento delle detrazioni fiscali in favore dei proprietari di animali da compagnia, sempre a firma della Senatrice Veterinaria.

L'accelerazione dell'iter parlamentare, con maxiemendamento a sovrascrivere interamente il Decreto, era già stata annunciata dal Sottosegretario al Mef Alessandra Sartore.
Nonostante gli emendamenti non abbiano ricevuto il parere contrario delle Commissioni parlamentari, non sono entrati nella corsia d'urgenza del provvedimento.

Le proposte riguardavano il raddoppio del massimale delle detrazioni spese veterinarie per gli animali d'affezione (dagli attuali 550 euro a 1.100 euro) e l'applicazione dell'aliquota IVA agevolata sulle prestazioni veterinarie, sui mangimi e sugli alimenti industriali per animali da compagnia.

E' stato invece trasformato in ordine del giorno, l'emendamento  dei Senatori della Lega Campari, Montani, Siri, Bagnai, De Vecchis, Pizzol, Alessandrini e Romeo che impegna il Governo "ad individuare delle misure volte a ridurre gli oneri necessari a garantire le cure agli animali d'affezione, prevedendo un aumento della quota di detrazione fiscale delle spese veterinarie dalla dichiarazione dei redditi". Durante i lavori, il Sottosegretario il Sottosegretario al MEF, Federico Freni, sollecitato dal Senatore Bagnai ha assicurato la disponibilità a valutare tutti gli ordini del giorno derivanti da emendamenti.

Il Decreto Fisco e Lavoro passa alla Camera dei Deputati dove, con tutta probabilità, verrà confermata la fiducia sul testo uscito ieri da Palazzo Madama.