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H5N1 NEL LATTE

FDA: "frammenti virali", il latte in commercio è sicuro

FDA: "frammenti virali", il latte in commercio è sicuro
Prematura una nuova valutazione del rischio. FDA cauta sui "frammenti virali" del virus H5N1 nel latte in vendita negli Stati Uniti. Sulla effettiva capacità infettiva servono nuove indagini.

Le autorità sanitarie degli USA non hanno ancora dato una risposta conclusiva sulla presenza di frammenti del virus H5N1 in un campione di latte commercializzato negli USA, riscontrato in seguito ad un campionamento avviato dopo la comparsa del virus in alcuni allevamenti di bovini da latte degli Stati Uniti. Ad oggi, nè la Food and Drug Administration nè il Center for Disease and Control and Prevention hanno cambiato approccio nella valutazione del rischio. Il  25 marzo scorso è stata riscontrata, per la prima volta, la presenza di bovini infettati dal virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicicità.

Si indaga sulla capacità di infettare- L'annuncio è stato dato ieri dalla Food and Drug Administration: "La FDA ha ricevuto i primi risultati delle analisi condotte, su scala rappresentativa nazionale, in campioni di latte commerciale. L'Agenzia continuerà ad analizzare queste informazioni, tuttavia, i risultati iniziali del campionamento mostrano che circa 1 su 5 risulta positivo alla reazione a catena della polimerasi quantitativa (qPCR) per frammenti virali di HPAI. La percentuale maggiore di risultati positivi riguarda il latte proveniente da aree con allevamenti infetti. I risultati positivi alla qPCR non indicano necessariamente una effettiva presenza del virus che potrebbe rappresentare un rischio per i consumatori".
In sostanza, la presenza di tracce del virus non è sufficiente a dimostrarne la capacità di infettare. Servono altre analisi e sono in corso.

Valutazione del rischio invariata- Il comunicato della FDA prosegue: "Sono necessari ulteriori test per stabilire se sia ancora presente l’agente patogeno integro e se rimanga infettivo, il che consentirebbe di capire se esista un rischio di malattia associato al consumo del prodotto. La FDA sta valutando ulteriormente eventuali risultati positivi attraverso i test di inoculazione delle uova, un gold standard per determinare se sia presente un virus infettivo. I primi lavori dei ricercatori finanziati dal NIH indicano l’assenza di virus infettivi nei loro studi sul latte in vendita. Ad oggi, gli studi sul latte in commercio non hanno mostrato risultati che possano cambiare la nostra valutazione secondo cui la fornitura commerciale di latte è sicura".
Le rassicuazioni ai consumatori si basano su due messaggi di fondo: il latte da allevamenti infetti viene distrutto; il latte in commercio è pastorizzato e quindi sicuro.

CDC: Nessun altro caso nell'uomo- "Le informazioni epidemiologiche del CDC (Center for Disease and Control and Prevention) non mostrare alcun aumento dei casi di influenza nell'uomo, e nello specifico per H5N1. Il dato è fermo all'unico caso noto, correlato ad un operatore a contatto diretto con bovini infetti.

La Food and Drug Administration continuerà a condividere i risultati dei test qPCR e, il prima possibile, anche di inoculazione delle uova.