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AMR, stato dell'arte sul controllo mondiale delle resistenze

AMR, stato dell'arte sul controllo mondiale delle resistenze
L'obiettivo era "ambizioso" e "non è stato raggiunto": FAO, OIE e WHO auspicavano l'adozione di Piani nazionali AMR in tutti i Paesi entro il 2017.
Anche se ci sono stati "progressi costanti", l'ultimo aggiornamento mondiale diffuso oggi dalle tre organizzazioni mondiali registra l'assenza in 51 Paesi (il 33,1% dei Paesi considerati su scala mondiale) di piani d'azione effettivamente implementati per affrontare la resistenza antimicrobica. "La vera sfida- si legge nella presentazione del report - è di garantire che i piani d'azione nazionali non siano solo sviluppati, ma anche implementati, finanziati e supportati da sistemi di monitoraggio e valutazione". 

 Per contro, la maggior parte dei paesi del G20 (nei quali è compresa l'Italia) è "sulla buona strada"- dicono le tre organizzazioni-  per rispettare l'impegno di sviluppare e attuare piani d'azione nazionali entro la fine del 2018". Saranno questi Paesi a "dare l'esempio e fornire supporto tecnico e finanziario agli altri". Il 60,4% dei Paesi rispondenti (93) hanno risposto di avere un piano di contrasto all'AMR.

L'analisi di FAO, OIE e OMS si basa sulle informazioni direttamente fornite dai governi nazionali sulle rispettive attività contro la resistenza antimicrobica nei settori umano, animale, fitosanitario e ambientale.

Quanto ai sistemi di sorveglianza, 43 paesi hanno riferito di non averne implementato alcuno in campo umano. Inoltre, a livello mondiale solo il 46,4% della popolazione umana vive in paesi che tengono sotto controllo l'utilizzo degli antimicrobici.

Ribadita l'importanza dell'approccio "one health" e  multisettoriale. Nel settore umano,  il report registra un maggior livello di partecipazione all'azione globale contro l'AMR rispetto ad altri settori, dai quali FAO, OIE e OMS si attendono lo stesso attivismo : solo 61 Paesi (l'Italia non è fra questi) partecipano al Sistema GLASS su 105 che dichiarano di avere adottato un sistema di sorveglianza nazionale. La condivisione dei dati e la sorveglianza globale sono "elementi chiave", un traguardo ancora possibile per i Paesi che non partecipano ancora al sistema GLASS.

Il rapporto evidenzia che i Paesi AFR (Area Africana) ed EMR (Mediterraneo Orientale) andrebbero aiutati a migliorare la loro capacità di sorveglianza, per le ripercussioni che un aumento delle resistenze in questi Paesi potrà avere sugli altri.  dato che le ripercussioni sugli altri Paesi dell'aumento delle resistenze.

L'OMS pubblicherà il primo rapporto sul consumo di antibiotici nel novembre 2018. Nella nuova versione dell'elenco di farmaci essenziali dell'OMS, gli antibiotici sono classificati a seconda che debbano essere usati come trattamento "di prima linea" (“Access”), da utilizzare con maggiore cautela ("“Watch”"), o solo quando assolutamente necessario ("Riserve"). I paesi "dovrebbero tracciare e confrontare i loro modelli di consumo in base a questa classificazione", affermano le tre organizzazioni.

Quanto all'uso di antibiotici negli animali sono 62 i Paesi che hanno riferito di disporre di sistemi di raccolta dati, a livello nazionale. "Ciò contrasta con la fonte dell'OIE sull'uso degli antimicrobici- riferisce il rapporto- in base alla quale su oltre 140 paesi, 107 hanno fornito dati sui quantitativi di agenti antimicrobici destinati all'uso negli animali.  Una discrepanza che - si legge nel rapporto-  potrebbe spiegarsi con una mancanza di dialogo fra le diverse fonti che a livello nazionale forniscono dati e che va ad aggiungersi sulla difficoltà di condurre analisi puntuali sugli impegni assunti dai vari Paesi con la "Tripartita": FAO-OIE e OMS.

In conclusione, il rapporto dichiara che se da un lato vanno registrati molti progressi ne restano altrettanti da conseguire.


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Analysis report of the second round of results of AMR country self-assessment survey 2018
Published by
FAO Food and Agriculture Organization of the United Nations
OIE World Organisation for Animal Health
WHO World Health Organization