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TRIBUNALE DI ASCOLI

Diffamarono l'ex Veterinario di Green Hill: condannati

Diffamarono l'ex Veterinario di Green Hill: condannati
Il Giudice di del tribunale di Ascoli ha condannato tre persone accusate di diffamazione ai danni del Medico Veterinario che prestava servizio per l'allevamento bresciano.


E’ terminato con tre condanne il processo a carico di altrettante persone accusate di aver diffamato il Medico Veterinario coinvolto, a suo tempo, nel caso Green Hill, l'allevamento di beagle destinati all'utilizzo scientificooggi non più attivo. Il Giudice del tribunale di Ascoli ha inflitto ai condannati una ammenda di 600 euro e 1.800 euro di risarcimento, per affermazioni diffamatorie pubblicate su Facebook nei confronti del Veterinario. Lo rende noto quotidiano Il Resto del Carlino.

Il professionista, pescarese, fu al centro dell'inchiesta sul caso Green Hill, in seguito alla quale venne condannato e sospeso per sei mesi dall'Ordine. In quel frangente, le tre persone condannate dal Tribunale avevano postato frasi diffamatori: "Vogliamo farvi vedere il volto di (...) il Veterinario alle dipendenze di Green Hill condannato a soli sei mesi di sospensione dall’esercizio della professione", " responsabile e artefice dell’uccisione di 6.023 cani" per la quale "non è stato radiato". La notizia del ritorno all'esercizio professionale, al termine della sospensione di sei mesi, era stata data da un sito animalista. La notizia, condivisa su Facebook da una delle persone condannate era stata commentata da altri, con frasi del tenore sopra citato. L'iniziativa diffamatoria era stata assunta in particolare da una donna che aveva preso con sè uno dei cani dell'allevamento chiuso nel 2012.

Nella vicenda legata alla diffamazione erano coinvolte altre persone che hanno però in precedenza raggiunto un accordo bonario col Veterinario che le aveva denunciate.

A nulla è valsa la tesi della difesa, che faceva leva sul diritto di critica. Non è servito ad evitare la condanna nemmeno l'aver rimosso dal social le espressioni diffamatorie nei confronti del professionista.