«Disciplina nazionale unitaria nella lotta» contro il Covid. Lo dice la Corte Costituzionale con una sentenzaContro il Sars-Cov-2 disciplina unitaria e piani di vaccinazione con criteri nazionali.
I piani di vaccinazione «eventualmente affidati a presidi regionali» devono svolgersi secondo i criteri che la normativa statale ha stabilito. Lo chiarisce la sentenza 37/2021 della Corte costituzionale che da ragione al Governo e giudica come costituizionalmente illegittima una legge della Valle d’Aosta, in materia di contrasto alla pandemia da Sars Cov-2. Per la Consulta "ogni decisione in tale materia, per quanto di efficacia circoscritta all’ambito di competenza locale" ha "un effetto a cascata, potenzialmente anche significativo, sulla trasmissibilità internazionale della malattia, e comunque sulla capacità di contenerla".
"I piani di vaccinazione, eventualmente affidati a presidi regionali, devono svolgersi secondo i criteri nazionali che la normativa statale abbia fissato percontrastare la pandemia in corso"- prosegue. La pandemia non è confinabile ad una dimensione territoriale limitata. "Le scelte compiute a titolo di profilassi internazionale si intrecciano le une con le altre, fino a disegnare un quadro che può aspirare alla razionalità"- spiega la Corte- solo se i tratti che lo compongono sono frutto di un precedente indirizzo unitario, dotato di una necessaria visione di insieme atta a sostenere misure idonee e proporzionate".
In definitiva, "per quanto fondamentale sia l’apporto dell’organizzazione sanitaria regionale, a mezzo della quale lo Stato stesso può perseguire i propri scopi", il legislatore statale è titolato a tutte le misure occorrenti il contrasto della pandemia in corso.