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VAT RATES

Iva ordinaria: in aumento in tutta la UE, ma c'è anche chi esenta

Iva ordinaria: in aumento in tutta la UE, ma c'è anche chi esenta
On line la mappa completa delle aliquote Ue per il 2014. In Irlanda IVA veterinaria al 13.5%

Pubblicati dalla Taxud i valori dei "Vat Rates" applicati dai Paesi membri dell'Unione e aggiornati al 13 gennaio. Il documento offre, come da consuetudine consolidata, un quadro completo delle aliquote Iva in vigore negli Stati membri dell'Unione europea. L'aggiornamento è al 13 gennaio. Gli otto capitoli del testo, messo a punto dalla Commissione, descrivono, nei particolari, le informazioni sull'imposta del valore aggiunto (dalla lista dei "vat rates" ai "parking rates"). Un aggiornamento, Paese per Paese, che consente di comparare, dati alla mano, la porzione significativa delle politiche fiscali applicate negli Stati dell'Unione europea, nel bel mezzo delle tempeste dell'economia mondiale.

La classifica delle aliquote Iva per il 2014, la new entry Croazia - La classifica 2014 delle aliquote Iva standard applicate nei Paesi membri dell'Unione europea non presenta particolari variazioni rispetto a quella dell'anno precedente. In testa alla "graduatoria" delle aliquote Iva standard troviamo infatti ancora l'Ungheria (con un rate del 27%), così come il Lussemburgo (aliquota al 15%) si conferma il Paese che chiude la classifica. Al secondo posto, con 25 punti percentuali, si trovano la Svezia e la Danimarca, affiancate in questa posizione da una new entry dell'Unione europea: la Croazia, ventottesimo nuovo Stato membro. Con un'aliquota al 24% segue, come nel rapporto 2013, la coppia Finlandia-Romania. A breve distanza il quartetto del 23%, formato come lo scorso anno da Grecia, Irlanda, Polonia e Portogallo. A quota 22 troviamo invece due Paesi: la Slovenia, con un aumento di due punti rispetto all'anno precedente, e l'Italia. Folto il gruppo dei Paesi che fissano lo" standard rate" al 21% (Belgio, Repubblica Ceca, Spagna, Lettonia, Lituania e Olanda). Sono sei, invece i Paesi in cui l'aliquota standard è fissata al 20%: Austria, Bulgaria, Estonia, Slovacchia, Regno Unito e la Francia (che dall'1 gennaio 2014 innalza l'aliquota dello 0,4% rispetto al 19,6% in vigore dal 2000). Completano la mappa delle aliquote Iva standard applicate nell'Unione europea, Cipro e la Germania (19%) e Malta (18%).

Una piccola storia dei "vat rates" nell'Unione europea- Anche il rapporto 2014 si chiude con un interessante capitolo dedicato all'evoluzione storica dei "Vat Rates" applicati negli Stati dell'Unione europea. Una breve analisi, per quanto sommaria, che evidenzia una decisa tendenza al rialzo delle aliquote Iva nel corso dei decenni. Il trend coinvolge quasi tutti i Paesi che fanno attualmente parte dell'Unione europea: dalla Germania, che passa da un'aliquota standard del 10% cento applicata nel 1968 al 19% attuale, alla Grecia, in cui lo "standard rate" è aumentato dal 18% del 1987 all'attuale 23% . (fonte)

Veterinaria e animali -  Ma contenere la pressione dell'IVA si può. E' il caso dell'Irlanda che sui Professional services supplied by veterinary surgeons  applica il 13.5% (parking rate) di IVA ordinaria. Esenzioni (Zero rate is applied to consumption in the legislation of the member states -article title VIII, chapter 4 of the Vat directive 2006/112/EC) sono applicate anche sui mangimi (Supplies of animal feeding stuffs (excluding pet food) e sui farmaci veterinari (Supplies of orally administered medicines for animal consumption -excluding those for pets); esenzione anche a Malta (Supplies of live animals of a type generally used as, or yielding or producing, food for human consumption); esenzioni anche nel Regno Unito (Supplies of food products for human or animal consumption, except for supplies of pre-cooked dishes and certain highly processed products such as ice-cream, chocolates, manufactured beverages or beverages subject to excise duty and pet foods), compresi i medicinali " only where prescribed".