• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
LEGGE DI STABILITA 2013

Revisione aliquote, spunta ipotesi scaglione intermedio

Revisione aliquote, spunta ipotesi scaglione intermedio
Tutta da verificare la compatibilità con la Direttiva IVA, ma l'ipotesi di introdurre un nuovo scaglione di aliquota è sul tavolo del Cdm.
Sul piano pratico si tratta di ricalibrare il prelievo. Lo stesso decreto messo a punto dall'Economia prima della crisi di Governo prevedeva espressamente oltre all'aumento dal 21 al 22% dell'aliquota ordinaria anche la rimodulazione delle aliquote, «nel rispetto della legislazione europea» in modo tale da «assicurare, a decorrere dall'anno 2014, l'invarianza di gettito complessivo».

La Legge di stabilità 2013,  che il Governo potrebbe approvare domani, potrebbefar  nascere, accanto a quelle del 4, 10 e 22% una nuova aliquota al 7 o all'8 per cento, in cui confluiranno alcuni beni ora al 4% ed altri del 10%. Secondo alcune bozze, l'aliquota del 10% potrebbe persino scomparire.

La rimodulazione dei panieri IVA potrebbe risolvere il problema dell'aumento programmato dell'IVA ordinaria, dal 1 ottobre salita al 22%. In questo sentiero si muovono le opzioni di Via XX Settembre, che seconod la stampa economica specializzata, starebbe già individuando i prodotti da far salire e quelli da far scendere. Tutto per non penalizzare le Entrate, ma anche nel solco della Direttiva IVA che punta all'armonizzazione delle aliquote fra gli Stati Membri. L'Italia fa già eccezione sul mercato europeo, con lo scaglione dell'IVA ridotta al 4%, un punto inferiore all'aliquota minima ammissibile dall'Unione Europea. In questo paniere, tradizionalmente considerato chiuso, ci sono beni di largo consumo e prima necessità come il latte fresco che potrebbero salire di un punto percentuale, altri che potrebbero salire allo scaglione superiore. Altri invece potrebbero scendere.

E sempre, in tema di armonizzazione delle aliquote IVA- se non potrà essere superata la soglia massima del 25% - è pur vero che la Commissione Europea riconosce agli Stati Membri la facoltà di agire sulle fase intermedie, comprese fra IVA ridotta e IVA ordinaria. Al Ministero delle Finanze sarebbe emersa la possibilità, nel rispetto dei vincoli europei, di ridurre l'aliquota Iva, spostandola dal 22% 10% per alcuni beni ( secondo il Sole 24Ore, seggiolini delle auto o per servizi prestati da barbieri e parrucchieri). Da qui l'iniziativa dell'ANMVI che ha scritto al Governo e al Parlamento per chiedere di far scendere l'IVA sulle prestazioni veterinarie e sugli alimenti per animali da compagnia allo scaglione agevolato.