Fatturazione 2013: troppa incertezza per sanzionare

Senza delucidazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate, per i consulenti dell'ANMVI si può consigliare, ma non chiarire quel che chiaro non è.
Dal primo gennaio 2013, le fatture emesse dovranno riportare obbligatoriamente una numerazione "univoca" oltre che alcuni elementi prima non obbligatori come la partita IVA del cliente o il suo codice fiscale (qualora non sia titolare di partita IVA). La legge di Stabilità 2013 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 29.12.2012 ed è entrata in vigore il 1° gennaio 2013.

Con il termine "numerazione univoca" non è ancora chiaro cosa il legislatore intenda, tuttavia la dottrina ritiene che in attesa di chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate si possa risolvere il problema indicando dopo il numero di fattura anche l'anno di emissione (es.: 1/2013 - 2/2013 ecc.).

Al momento manca qualsiasi chiarimento da parte dell'Agenzia delle Entrate su molteplici novità di tipo fiscale, connesse all'IVA. Comunque la novità più urgente è la numerazione delle fatture. " E' consigliabile- suggerisce Giovanni Stassi, consulente fiscale dell'ANMVI, adottare la seguente numerazione: 1/2013, 2/2013, 3/2013, ecc. che rispetta quanto stabilito circa la univocità della numerazione". Non si ritiene probabile che possano essere applicate sanzioni a chi ha seguito la numerazione di sempre (1, 2, 3, ecc.) nei primi giorni di gennaio.

Qualora si usino diverse serie di fatturazione sarà opportuno indicare anche la serie (nel caso di due serie di fatturazione A e B si numereranno le fatture di ciascuna serie nel seguente modo: 1/2013/A - 1/2013/B oppure anche 1A/2013 - 1B/2013 ecc.). E' palese che la suddetta numerazione univoca dovrà essere riportata anche nei registri IVA obbligatori al momento della loro stampa.

All'indomani dell'atteso pronunciamento dell'Agenzia delle Entrate, il consulente fiscale dell'ANMVI, Giovanni Stassi, predisporrà una nota di chiarimenti per il settimanale Professione Veterinaria.