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NUOVE TERAPIE

Batteriofagi veterinari: in vigore la linea guida Ema

Batteriofagi veterinari: in vigore la linea guida Ema
E' in vigore  la nuova linea guida dell'Ema sui medicinali veterinari batteriofagi. Accolte numerose osservazioni della Federazione dei Veterinari Europei.


Ai fini dell'autorizzazione all'immissione in commercio di un medicinale veterinario, il regolamento europeo (UE) 2019/6 richiede che ne venga dimostrata la qualità, la sicurezza e l’efficacia. La documentazione tecnica da presentare è dettagliata nell'Allegato II, ma per i batteriofagi l'Autorità Europea dei Medicinali ha ritenuto di emanare una apposita linea guida aggiuntiva, entrata in vigore il 13 ottobre. A richiedere uno specifico strumento di indirizzo è la portata innovativa delle terapie con batteriofagi, considerate "novel therapy" e bisognose di un supplemento di valutazione scientifica.

Alle consultazioni sulla linea guida ha partecipato la Federazione dei Veterinari Europei (Fve) che ha espresso apprezzamenti per l'ambizioso obiettivo di aumentare le alternative terapeutiche all'impiego di antimicrobici. Esiste infatti una solida base di evidenze che giustifica una regolamentazione dell'uso dei batteriofagi, in vitro e in vivo, contro i batteri di importanza veterinaria. 

Numerose le osservazioni accolte dal gruppo di lavoro che ha elaborato la linea guida. In particolare, la Fve ha messo l'accento sull'opportunità di creare una banca dati di fagi per ridurre i costi di sviluppo dei prodotti. Fra le modifiche di testo proposte da Fve e accolte dall'Ema, figura la riammissione del cloroformio (inizialmente escluso al pari degli antibiotici) fra le sostanze utilizzabili per la purificazione dei batteriofagi durante la produzione di prodotti a base di fagi. Alle preoccupazioni di ordine tossicologico dell'Ema, la Fve ha contrapposto l'unicità del cloroformio in termini di efficacia. Ema ha anche modificato i passaggi più restrittivi della linea guida con riguardo all'assenza di geni di nota virulenza.
La Fve ha fatto notare che i meccanismi di difesa dei fagi non sono pienamente noti e non sono gli stessi in vitro e in vivo. La linea guida ha quindi previsto che vengano fornite- in fase di autorizzazione- le informazioni disponibili al momento della domanda, ottenute da studi svolti durante lo sviluppo del prodotto o disponibili in bibliografia.

Su altri aspetti il gruppo di lavoro dell'Ema si è invece mantenuto sulle proprie posizioni, in particolare sul rischio di antibiotico resistenza. La Fve ha fatto notare che, nel tempo, i batteri potrebbero sviluppare resistenza anche ai batteriofagi, con un rischio di diffusione dell'antimicrobico resistenza. Per Ema "il punto chiave della linea guida" è di orientare i produttori verso la registrazione di medicinali con una composizione flessibile. La linea guida consolidata suggerisce pertanto di registrare un pool di batteriofagi che potrebbero eventualmente essere miscelati per adattarsi alla situazione epidemiologica, invece di ricorrere a combinazioni fisse. Per sconfiggere la resistenza, la comparabilità tra batteriofagi può rendere più rapide le modifiche post-approvazione. Quanto all'impatto ambientale ravvisato dalla Fve in ambito zootecnico, Ema ha risposto che in fase autorizzativa sarà anche preso in considerazione il piano di monitoraggio di resistenza ai fagi post autorizzazione.

La linea guida ammette l'uso concomitante di antibiotici e di prodotti batteriofagi ad uso veterinario. Se sorretto da studi, l'uso sinergico può essere indicato sul foglietto illustrativo del prodotto. La Linea guida non contempla casi di impiego d'emergenza dei batteriofagi. Sono esclusi anche gli usi compassionevoli (prima del termine autorizzativo) in quanto non previsti per i medicinali ad uso veterinario, ha spiegato Ema, ma solo per quelli ad uso umano.

Guideline on quality, safety and efficacy of veterinary medicinal products specifically designed for phage therapy