• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
LETTERA DEL PRESIDENTE ANMVI

Difficoltà di approvvigionamento di medicinali veterinari

Difficoltà di approvvigionamento di medicinali veterinari
Dal mese di agosto vengono segnalate difficoltà di approvvigionamento di alcune categorie di medicinali veterinari. ANMVI si è rivolta all'Industria e al Ministero della Salute.
Nelle ultime settimane si sono ripetute le difficoltà di approvviggionamento di medicinali veterinari segnalate all'ANMVI nella prima decade di agosto. Le segnalazioni, inizialmente riguardanti i vaccini, si sono estese anche ad altri medicinali ad uso veterinario come gli eutanasici. Dai contatti intercorsi, per le vie brevi, fra l'ANMVI  e alcuni rappresentanti delle industrie farmaceutiche, ci sarebbe un problema contingente di esaurimento di produzione. Il problema non è solo italiano e non è inedito, ma sta creando disagi alla pratica veterinaria quotidiana più significativi  e duraturi di altre volte.

In una nota indirizzata ad AISA, ASCOFARVE e al Ministero della Salute, il presidente dell'ANMVI Marco Melosi scrive: "Si tratta di carenze perduranti e riguardanti medicinali veterinari di uso corrente. Nel settore degli animali da compagnia le segnalazioni si fanno piuttosto insistite e trovano riscontro diffuso nella pratica clinica di numerosi colleghi consultati".

La proposta- "In circostanze analoghe, abbiamo sollevato il problema della mancanza di un sistema di notifica o di pubblicazione di carenze/shortage analogo a quello dei medicinali ad uso umano (cfr. AIFA)- scrive il Presidente dell'ANMVI che rinnova la richiesta di "valutare a medio termine l’attivazione di un sistema di informazione tempestiva ai Medici Veterinari sulle carenze temporanee e sulle azioni in corso per superarle". Ma nell’immediato, aggiunge, "riteniamo più che opportuna una informativa pubblica ai Medici Veterinari, anche via organizzazioni veterinarie di settore, da parte delle singole aziende e/o delle associazioni dell’Industria e della Distribuzione".

"Per quanto motivato, un imprevisto come quello segnalatoche rimanesse tacito - conclude la lettera- risulterebbe difficilmente comprensibile alla luce della considerazione per la salute animale e dell’evidente aumento della popolazione domestica, specie di animali da compagnia".