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TARIFFE 700 VOLTE PIU ALTE

Omeopatici troppo cari da regolarizzare. Aperture dal MinSal

Omeopatici troppo cari da regolarizzare. Aperture dal MinSal
Il Il Ministero della Salute e l'Aifa stanno valutando una riduzione delle attuali tariffe per la registrazione dei medicinali omeopatici. Lo ha fatto sapere Fausto Panni, presidente di Omeoimprese al termine di un incontro tra Ministero, Agenzia del farmaco e imprese, svoltosi ieri con l'obiettivo di definire la questione dei costi di registrazione, introdotta dal decreto Balduzzi, che agita da mesi la categoria. Talmente alti che, secondo quanto denunciano le associazioni, rischiano di mettere in discussione questo tipo di cure.

Secondo quanto riportato da Panni, «ministero della Salute e Aifa hanno preso atto delle difficoltà delle aziende a sostenere i costi previsti dalle attuali tariffe» e hanno espresso «la volontà di garantire a medici e pazienti la disponibilità dei medicinali omeopatici». Panni si è detto «fiducioso di una positiva soluzione del problema» e ha parlato di un «clima di dialogo che consentirà di affrontare il percorso di regolarizzazione e valutazione dei medicinali nel modo migliore, mantenendo l'obiettivo di garantire qualità e sicurezza ai pazienti, obiettivo comune a Ministero, Aifa e aziende».

La GU del 15/3/2013 ha pubblicato i costi per la registrazione dei medicinali omeopatici in Italia. Lo scorso 10 settembre l'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), nel corso di un incontro con le Aziende dei medicinali omeopatici e antroposofici e Associazioni (tra cui Omeoimprese, APO, FIAMO, SIMA e SIOMI) ha comunicato il calendario delle registrazioni da iniziarsi nel prossimo mese di ottobre e completarsi entro giugno 2015.

La registrazione dei medicinali omeopatici (sino ad oggi autorizzati ope legis) è un processo a lungo auspicato dai medici e dai cittadini; ogni domanda di registrazione deve essere accompagnata dal versamento di una somma che -secondo gli addetti ai lavori- non tiene minimamente conto della realtà dell'industria del medicinale omeopatico e delle esigenze dei medici prescrittori e dei pazienti. Le tariffe di registrazione sono state aumentate di circa 700 volte e le cifre che le aziende dovranno versare all'atto della presentazione della domanda, secondo un calcolo fatto dall'AIFA stessa, potranno aggirarsi fino anche a più di 20.000 euro per ogni medicinale omeopatico unitario (31 euro prima del decreto), dato che per ogni ceppo si dovrà pagare per ogni formulazione e diluizione.

I produttori hanno presentato un ricorso al Tar.