Nuovi focolai di Influenza Aviaria ad alta patogenicità in Italia. La Commissione aggiorna le zone di ulteriore restrizione. Nuovi focolai anche in altri Germania, Ungheria e Polonia.
Dalla data di adozione della decisione di esecuzione (UE) 2025/84, l'Italia è tra i Paesi (con Germania, Ungheria e Polonia) che hanno notificato alla Commissione la comparsa di ulteriori focolai di HPAI in stabilimenti in cui era detenuto pollame. Tutti i Paesi hanno adottato le misure di controllo della malattia prescritte dal regolamento delegato (UE) 2020/687, compresa l'istituzione di zone di protezione e di sorveglianza attorno ai focolai. Inoltre l'Italia, tenuto conto dell'evoluzione della situazione epidemiologica dell'HPAI, ha già rivisto la "zonizzazione" precedentemente istituita in alcune aree a maggiore rischio di diffusione dell'HPAI.
Su queste premesse, la Commissione Europea ha revisionato l'elenco delle zone e -con la Decisione di esecuzione (UE) 2025/124 del 20 gennaio 2025- ha aggiornato quelle soggette ad ulteriori restrizioni per contrastare i focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI). La Commissione ha esaminato le misure di controllo della malattia adottate in Italia e ha potuto accertare che i confini delle zone di protezione e di sorveglianza istituite da tali Stati membri e i confini dell'ulteriore zona soggetta a restrizioni istituita dall'Italia si trovano a una distanza sufficiente dagli stabilimenti in cui sono stati confermati i focolai di HPAI. Le regioni italiane coinvolte sono Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
La Decisione garantisce che le misure di controllo siano adeguate per prevenire la diffusione del virus, ridurre l'impatto sul commercio interno dell'UE ed evitare restrizioni ingiustificate da parte di Paesi terzi. Le modifiche entreranno in vigore immediatamente per affrontare l'urgenza epidemiologica.