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INTERROGAZIONE UE

Importazioni "sleali" da Paesi Terzi: il mercato UE è tutelato

Importazioni "sleali" da Paesi Terzi: il mercato UE è tutelato
"Tutte le spedizioni importate devono essere conformi ai requisiti di sicurezza alimentare dell’UE in vigore" ha spiegato il Commissario UE Wojciechowski.
"Gli allevatori italiani ed europei si trovano in una situazione critica", fa sapere l'eurodeputata italiana Isabella Adinolfi (PPE) in un'interrogazione alla Commissione UE. "Il settore avicolo dell’UE vacilla perché carne e uova vengono importate in massa da paesi terzi, come l'Ucraina", i cui gli standard di benessere animale e sicurezza alimentare non sono paragonabili a quelli europei. Secondo l'europarlamentare italiana le difficoltà derivano anche dalla concorrenza economica sleale. In Europa "gli allevatori aderiscono in modo rigoroso alle norme UE sulla sicurezza e sul benessere degli animali", sostenendo costi di produzione "significativamente più elevati rispetto ai loro omologhi dei paesi terzi, i cui prodotti sono di conseguenza molto più economici".

L'Eurodeputata ha chiesto in che modo l'Europa ha intenzione di proteggere gli allevatori di pollame e garantire che le importazioni non compromettano gli standard di benessere degli animali nel mercato dell’UE.

Il Commissario all'Agricoltura europeo Janusz Wojciechowski, ha ammesso che le importazioni di carne e uova sono aumentate. In particolare dall'Ucraina nei confronti della quale "i limiti quantitativi e le tariffe sono stati eliminati" in seguito all'aggressione militare della Russia.

Liberalizzazione degli scambi - Per proteggere il mercato dell'UE, il regolamento (UE) n. 2023/1077 prevede una procedura accelerata per le inchieste di salvaguardia con monitoraggio e comunicazione regolari agli Stati membri. "Finora il monitoraggio non ha dimostrato alcun impatto diretto sul mercato dell’UE" ha precisato Wojciechowski.

Nuove etichettature - L'europarlamentare proponeva inoltre di istituire un nuovo sistema di etichettatura "più chiaro e informativo" che includa, oltre al paese di origine, anche informazioni sulle norme sul benessere degli animali. A tal proposito il Commissario UE ha chiarito che nel quadro della strategia Farm to Fork "la Commissione sta valutando opzioni per l'etichettatura del benessere degli animali per trasmettere meglio il valore attraverso la catena alimentare".

Per quanto riguarda il benessere degli animali in Ucraina, l'accordo di libero scambio globale (DCFTA) in vigore impegna l'Ucraina ad avvicinarsi agli standard dell'UE sul benessere degli animali. E' stata concordata "una tabella di marcia", precisa il Commissario, e il Paese ha emesso un ordine ministeriale per il progressivo allineamento alla legislazione dell’UE sul benessere degli animali.

La conformità con le norme dell’UE è un lavoro in corso, "tutte le spedizioni importate devono essere sempre conformi ai requisiti di sicurezza alimentare dell’UE in vigore" ha concluso Wojciechowski.