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LA SENTENZA

Norvegia, stop alla razza Cavalier King. Wsava: è un errore

Norvegia, stop alla razza Cavalier King. Wsava: è un errore
I problemi di salute del Cavalier King violano la legge norvegese sul benessere animale. La Corte Suprema di Oslo salva" il Bulldog inglese. Wsava: rischio importazione illegale.


La Corte Suprema norvegese ha confermato il divieto di allevamento del Cavalier King Charles Spaniel a causa di gravi problemi di salute dovuti alla consanguineità. Al contrario, gli allevatori potranno continuare ad allevare bulldog inglese, in mancanza di analoghe evidenze di compromissione del benessere. La notizia è stata diffusa il 13 ottobre dal notiziario veterinario spagnolo Animals Health. Per la Società norvegese per la protezione degli animali- promotrice del contenzioso, il primo in assoluto -  la sentenza stabilisce un nuovo approccio verso l’allevamento "non etico", sia a livello nazionale che internazionale, ed auspica che il Ministero dell'Agricoltura amministri la legislazione sul benessere dei cani allevati secondo evidenze scientifiche.

I fatti- Alla fine dello scorso anno, un giudice norvegese aveva ratificato il divieto di allevamento della razza canina Cavalier King Charles Spaniel, per violazioni della legge nazionale sul benessere degli animali, generando esemplari con gravi problemi di salute dovuti alla consanguineità.  In giudizio c'era anche un allevamento di bulldog inglese, ma per questa razza non erano emerse le medesime criticità. Il Norwegian Kennel Club aveva quindi presentato ricorso.

Verdetto finale- La Corte Suprema norvegese ha confermato il giudiziosulla razza Cavalier King Charles Spaniel: è troppo malata per consentire la riproduzione. E' ancora legale, invece, allevare bulldog inglesi, purchè vengano migliorate le condizioni di salute di questa razza in futuro, attraverso nuove regole stabilite dai club di razza.
L’allevamento al di fuori di queste regole, non sarà più considerato lecito. La Corte Suprema si riserva anche di rivedere il giudizio di legittimità se le nuove norme non portassero miglioramenti sufficienti nel breve termine, sia in relazione alla sindrome brachicefalica ostruttiva delle vie aeree (BOAS) come con la percentuale di tagli cesarei nella razza.

La posizione della Wsava- Coinvolto dai Veterinari norvegesi, il Comitato per le malattie ereditarie della WSAVA (World Small Animal Veterinarians Association) si era espresso contro un divieto assoluto di allevamento. Pur riconoscendo i gravi problemi di benessere in relazione alla brachicefalia, così come ad altre malattie derivanti da anatomie estreme ed ereditarie nei cani, i Veterinari della Wsava hanno proposto il miglioramento della riproduzione piuttosto che la proibizione delle razze: "Il divieto di alcune razze non migliorerà la salute dei cani né diminuirà l'affetto del pubblico per queste razze popolari", hanno affermato e, a questo punto, hanno avvertito che ciò potrebbe incoraggiare l'importazione di cani non registrati o registrati all'estero, in cui la loro salute e non si è tenuto conto del benessere, il che renderà difficile il lavoro degli allevatori che rispettano le norme.

Pertanto, per i Veterinari del Comitato Wsava, le normative dovrebbero concentrarsi sul monitoraggio del rispetto da parte degli allevatori dei programmi convalidati di miglioramento della salute della razza e sull'educazione dei proprietari a richiedere agli allevatori di fornire documentazione veterinaria dei risultati dei test veterinari sulla salute prima della riproduzione.