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BALCANI

PSA, sale l'allerta dopo i casi nel domestico in Croazia

PSA, sale l'allerta dopo i casi nel domestico in Croazia
Allevatori ed esponenti del mondo produttivo suinicolo del Friuli temono l'avanzata della Peste Suina Africana, dopo che la Slovenia ha alzato il livello d'allerta.

Si alza la soglia di attenzione anche nella regione Friuli Venezia Giulia, e soprattutto fra i produttori di prosciutto San Daniele Dop, in seguito all'aggravarsi dell'epidemia di Peste Suina Africana lungo il confine sud-orientale tra Slovenia e Croazia zona ad alto rischio. La Croazia ha recentemente segnalato 97 focolai di PSA in suini domestici e tre casi nei cinghiali, di cui un caso a 50 chilometri dal confine sloveno.

Una nota di Confagricoltura Fvg ha manifestato preoccupazione: "Chiediamo agli Amministratori pubblici di alzare il livello di guardia a tutela di un comparto, la suinicoltura, che partecipa per l’8,5 per cento al Pil agricolo regionale e vale circa 70 milioni di euro». Il Prosciutto San Daniele Dop, vale un fatturato di 350milioni di euro al consumo. Il 17% della produzione è destinato all'esportazione. A febbraio il Consorzio San Daniele ha introdotto  il documento  “Valore concreto”, in cui sono individuati i quattro pilastri della sostenibilità del San Daniele: tutela dell’ambiente, benessere animale, nutrizione e sicurezza alimentare, e tracciabilità della filiera.

Dal maggio scorso, la Regione ha approvato il bando per la concessione di contributi per l'acquisto e il posizionamento di recinzioni e altri sistemi di prevenzione. Gli interventi finanziati riguardano l'acquisto e il posizionamento di recinzioni perimetrali e di recinti elettrici, la realizzazione di un sistema per la disinfezione degli automezzi e di una zona filtro. La spesa ammissibile deve essere compresa fra 6.000 e 76.000 euro e l'intensità di contributo è pari al 50% della spesa ammessa.

Indennizzi e azioni in Croazia- Dal 23 giugno scorso, la peste suina africana è stata confermata in 97 allevamenti in 11 comuni della contea di Vukovar-Srijem- al confine con la Serbia. Il Ministero dell'Agricoltura Croato ha comunicato una proposta di risarcimento per complessivi 7,5 milioni di euro, in favore dei produttori nelle zone soggette a restrizioni con l'obiettivo di compensare, attraverso l'assistenza finanziaria ai produttori di suini primari, il valore di mercato dei suini abbattuti grazie all'attuazione di misure di lotta contro la peste suina africana dal momento della conferma dell'insorgenza della malattia.  L'importo è stato calcolato sulla base della relazione della direzione generale della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (DG AGRI) alla comunicazione dei due primi focolai di peste suina africana inviata lo scorso giugno dai servizi veterinari ufficiali croati.
Azioni preventive
Saranno inoltre applicate fino al 26 settembre 2023 le misure di emergenza provvisorie stabilite dalla Decisione di esecuzione (UE) 2023/1422 della Commissione del 3 luglio 2023

Slovenia –Le autorità slovene hanno dichiarato l'area lungo il confine sud-orientale del paese - lungo la frontiera con la Croazia - zona ad alto rischio per la peste suina africana (PSA).
Le misure ordinate - riferisce l'ANSA su fonti d'agenzia slovene- includono la ricerca attiva di cinghiali morti, nonché un aumento del campionamento e degli esami sia nei suini domestici sia nei cinghiali. All'area ad alto rischio, che comprende otto circoli di caccia e una parte dei terreni di caccia speciali, verrà applicata una supervisione più rigorosa sul fronte della bio-sicurezza e altre misure considerate necessarie.